Notte insonne, notte di lavoro. Notte amara. E’ iniziata presto la giornata della Reggina, alla disperata ricerca di una soluzione che possa darle un futuro. Già all’alba il primo contatto tra Foti e Praticò decisi a non lasciare nulla di intentato ma consapevoli che, ormai, le possibilità di condurre in porto la barca siano davvero ridotte. Il tempo costringe la Reggina alla corsa verso un’impresa ancora possibile ma che minuto dopo minuto appare sempre più disperata.
Si sta valutando l’ipotesi di coinvolgere soggetti che avevano espresso perplessità al momento in cui erano stati contattati per entrare nella Reggina, chiedendo loro non più una somma per far parte della società ma utile invece a garantire la liquidità necessaria al club nell’immediato. Centinaia di migliaia di euro che sarebbero poi restituite e che avrebbero come garanzia in tal senso i numerosi crediti vantati dagli amaranto che saranno reperibili soltanto a stagione in corso ed una volta esaurite le pendenze della passata stagione.
Tra le possibilità che si stanno prendendo in considerazione, dunque, anche quella di ottenere da alcuni soggetti una sorta di “prestito” necessario per superare l’urgenza del momento. Non è da escludere un ulteriore, ultimo, disperato tentativo con Scali malgrado la frattura di ieri confermata nella notte. Clessidra quasi vuota, entro metà mattinata serviranno responsi in tal senso: dovrà partire la macchina organizzativa (bonifici e fideiussione) per poter concludere le operazioni in tempo entro la scadenza delle 19.
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