Indossa la maglia del Lazzaro da diverse stagioni e da un po’ di tempo porta al braccio anche la fascia da capitano. Consolato Benedetto, per gli amici “Tato”, è un punto di riferimento imprescindibile per la gloriosa compagine biancorossa allenata da mister Massimo Di Lorenzo, che nell’attuale torneo di Prima Categoria ha raggiunto una salvezza anticipata molto serena, con un buon piazzament0 a metà classifica. Di questa squadra Benedetto è uno dei leader, sia dentro che fuori dal campo; nel mese di aprile è stato lui il principale motore dell’evento organizzato dalla società del Lazzaro che ha riportato al “Pepè Nocera” le vecchie glorie del passato, in particolare i protagonisti della grande squadra degli anni Ottanta che spadroneggiava in campo, guidata da mister Giuseppe Giancotta, anch’egli presente all’evento con i suoi ragazzi ormai un po’ stagionati, ma che sanno ancora dare del TU al pallone.
Dal Lazzaro del passato a quello attuale, dove proprio Tato Benedetto domenica scorsa al “Filippo Raciti” di Siderno ha tagliato il traguardo prestigioso delle 100 presenze con questa maglia. Una grande soddisfazione che ha raccontato così: “Sono orgoglioso e soddisfatto per essermi messo in gioco con tutto me stesso, giocando senza mai risparmiarmi. Quando a metà stagione scoprì che arrivando a 25 presenze stagionali avrei raggiunto questo traguardo, decisi di stringere i denti il più possibile, giocando anche con fastidi muscolari o con 13 punti di sutura al labbro nel mese di marzo. L’ho fatto per la maglia, per aiutare i miei compagni e per la passione sconfinata che ho per il calcio. I minuti giocati domenica a Siderno sono la conclusione di un percorso in crescendo e di un’annata a pieno ritmo. Spero di essere stato un esempio positivo per tutto l’ambiente.“
Arrivato a Lazzaro nell’agosto del 2017, in Seconda Categoria, si è legato a questa squadra in maniera indissolubile: “Venivo dalla salvezza in Promozione con la Pro Pellaro, lo studio mi costrinse a ridurre il tempo per il calcio, scegliendo di approdare al Lazzaro che arrivava dalla retrocessione in Seconda Categoria. La squadra fu ben costruita e mister Ciccio Errigo (a destra) ci guidò al ritorno in Prima, con 12 vittorie di fila e il terzo posto dietro Cinquefrondi e Melicucco, dove ci troviamo da allora, crescendo ad ogni stagione. Venendo a Lazzaro avevo forse più da perdere che da guadagnare, ma scelsi con il cuore, convinto che non sarei stato di passaggio.“
Tanti anni con la stessa maglia, tante gioie ma anche qualche momento meno allegro, come capitan Benedetto ha sottolineato: “I momenti belli sono innumerevoli, ma quando ripenso al passato preferisco ricordare i bocconi amari, quelle sono le occasioni che ti fanno crescere e capire quali persone si facciano carico delle difficoltà , rimanendoti accanto e trovando le soluzioni. Fra tutti, voglio nominare mister Massimo Di Lorenzo (a sinistra con il ds biancorosso Giuseppe Gangemi), uomo e allenatore che auguro a tutti di trovare nella propria carriera. Tra i momenti più belli di questi anni, ricordo la vittoria con la Villese dello scorso anno, in un momento molto difficile, ma anche i pareggi esterni con Taurianova e Saint Michel, le classiche partite in cui devi andare oltre i tuoi limiti per difendere il risultato. Di questa stagione ricordo con piacere la vittoria di Bovalino, quella interna con il tostissimo Bianco e quella nel derby con la Pro Pellaro. Da quando sono qui ho segnato 18 gol, ricordo con maggior piacere le doppiette a Melito e Palizzi, quello della vittoria a Polistena e nei minuti finali con il San Gaetano.”
Il Lazzaro ha conquistato una salvezza tranquilla, grazie anche ad un organico composto da un mix di giovani arrembanti e veterani di grande mestiere; Benedetto (nella foto a destra abbracciato da Nello Savino, bomber di grande esperienza arrivato a metà stagione), che per età (classe ’96) si colloca praticamente in mezzo, suddivide i meriti per il risultato a tutto l’ambiente biancorosso: “Faccio i complimenti ai miei compagni, dal più piccolo al più grande, hanno mantenuto gli impegni presi dimostrando attaccamento alla maglia; il mister ha fornito gli stimoli adatti gestendo al meglio un gruppo di oltre 30 tesserati. La società ha costruito una squadra completa, intervenendo al meglio a dicembre per ottenere in anticipo l’obiettivo minimo. Grazie anche ai nostri ultras, il nostro 12° uomo, sempre presenti pure in trasferta. Ritengo che il Lazzaro quest’anno non avesse nulla a che fare con la salvezza, siamo dunque chiamati per il futuro a fare qualcosa di più, ma sappiamo che per alzare l’asticella servirebbe un ampliamento societario e delle migliorie al contesto attuale, che offre già un’ottima base dalla quale partire. Tuttavia siamo tra i dilettanti ed il destino è sempre incerto.”
Nel giorno della sua 100^ partita con il Lazzaro, a diversi chilometri di distanza il Bocale, la squadra che ha lanciato Benedetto, ha conquistato un’incredibile salvezza vincendo a Sersale; non poteva mancare dunque un suo pensiero nei confronti dei tanti vecchi amici: “Faccio i complimenti ai fratelli Cogliandro e al mio amico fraterno Cosimo Saviano, hanno compiuto un miracolo sportivo. Ho giocato a Bocale quattro stagioni che sono state la mia scuola calcistica, uomini come capitan Saviano, Santino Cogliandro, Totò Laurendi, Marco Pangallo e tanti altri, mi hanno insegnato le regole non scritte del calcio; atteggiamenti, modi di fare, rispetto per la maglia, tutti elementi che oggi non esistono più. Fin quando giocherò a calcio porterò avanti questi valori e cercherò di trasmetterli ai più giovani. Ho dato tanto a quella maglia, così come lei ha dato tanto a me: la rappresentativa giovanile, i gradi di capitano con la maglia dell’Under 19, le battaglie in giro per la Calabria. Il ricordo positivo che ho lasciato a Bocale mi rende orgoglioso e felice, per aver coltivato tante amicizie tramite il calcio.”
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