La sconfitta interna di domenica contro il Canicattì ha sancito la retrocessione aritmetica del Cittanova, che lascia mestamente la Serie D dopo 6 anni di grandi emozioni ed exploit.
Una stagione travagliata, iniziata con notevole ritardo rispetto alle altre società , un avvio di campionato disastroso, poi il cambio tecnico con l’arrivo di Fanello e la rinascita che riporta i giallorossi in linea di galleggiamento con le altre al giro di boa. Tuttavia, un girone di ritorno al di sotto delle aspettative non ha consentito di continuare su quella strada, la prima vittoria casalinga arrivata il 22 gennaio contro il Real Aversa aveva illuso, rimanendo poi l’unica ottenuta al “Morreale-Proto”, seguita poi da appena 6 punti in 13 giornate, con il solo successo della speranza arrivato dopo Pasqua in casa del Sant’Agata. Nel frattempo a prendere le redini della squadra era arrivato mister Viola, a caccia di un’impresa, risultata troppo grande e complicata. L’epilogo della stagione, domenica a Lamezia Terme, sarà l’ultimo capitolo della lunga avventura del Cittanova in Serie D.
Una D conquistata nel 2017 attraverso gli spareggi interregionali e che ha visto la Cittanovese, diventata Cittanova nelle ultime stagioni, ottenere una tranquilla salvezza nella sua prima stagione (10° posto con 42 punti), seguito l’anno dopo con uno strepitoso 6° posto (47 punti); salvezza raggiunta anche nella stagione interrotta per lo scoppio della pandemia (33 punti in 26 giornate), così come nella travagliatissima e infinita stagione 2020/2021, terminata nel mese di luglio (39 punti in 34 gare). Altro grande exploit nella scorsa annata, con un altro 6° posto arrivato in una stagione spettacolare che ha fruttato 52 punti con 16 vittorie (e altrettante sconfitte) e 4 pari.
Davvero un peccato che dopo una grande annata siano subentrate molte difficoltà , in primis societarie lo scorsa estate, con il triste epilogo della retrocessione. Resterà da capire, in vista della prossima stagione, se la società giallorossa vorrà provare a percorrere la via del ripescaggio, o se si accontenterà di provare a riconquistare la D sul campo attraverso l’Eccellenza.
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