La Reggina ha subito contro il Frosinone la sua seconda sconfitta casalinga, particolare il fatto che sia scivolata in casa contro l’ultima della classe e contro la prima. Inoltre contro la squadra di Grosso è rimasta a secco per la prima volta nelle gare casalinghe.
Una sconfitta che fa male nel punteggio, forse troppo largo, arrivata dopo una buona prima mezz’ora e generata da un errore dei singoli. Capita, non c’è da fare un dramma, gli errori e le sconfitte fanno parte del gioco, ma soprattutto questo risultato non può certamente andare ad intaccare quanto di buono Inzaghi e i suoi hanno fatto in questi mesi, la classifica parla chiaro sotto questo aspetto.
Mister Inzaghi, in altre circostanze, ha sottolineato un elemento importante: talvolta la Reggina ha commesso degli errori che possono starci, all’inizio di un percorso in cui esistono determinate meccaniche di gioco da perfezionare, imperfezioni che già tra un anno non dovrebbero più capitare. Il lavoro sul lungo periodo, un progetto a lungo termine da completare entro tre anni. Sotto questo aspetto, il Frosinone insegna: pur non avendo nomi altisonanti come li hanno le annunciate “Magnifiche 3” Cagliari, Genoa e Parma, la squadra di Grosso gira a meraviglia, perfezionata un passo per volta nel corso di un anno e mezzo dall’arrivo in panchina del tecnico, con i frutti maturi che stanno arrivando in questa stagione, come dimostra il margine acquisito sulle inseguitrici, prima tra tutte la Reggina lontana adesso 6 punti, ma anche sulle già citate grandi favorite della vigilia del torneo, distanti dalla vetta 9 (Genoa), 12 (Parma) e 16 (Cagliari) lunghezze, dopo 16 giornate.
Lungimiranza e lavoro meticoloso nella correzione dei difetti che passo dopo passo saltano fuori, per compiere il grande salto entro tre anni. E se poi dovesse succedere prima, non staremmo certo a lamentarci.
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