Dopo un anno molto intenso a Reggio Calabria, culminato con la promozione in Serie B, Reginaldo è ripartito da Catania in seguito all’addio ‘forzato’ riservatogli dal club amaranto che, causa restrizioni dovute alla lista over, è stato costretto a fare a meno anche del brasiliano.
Dalla Reggina al club etneo, nel segno della voglia di continuare a stupire e mostrare le proprie qualità nonostante le 37 primavere sulle spalle, Reginaldo vuole regalarsi un altro anno da protagonista in Serie C, così come si evince dalle sue parole rilasciate a ItaSportPress.
“Sono arrivato con la voglia massima di fare bene – ha detto il brasiliano – bisogna riportare il Catania nelle categorie superiori perchè per storia e blasone il club etneo non può giocare in Serie C. Io darò il massimo, non mi pongo limiti e sono venuto a Catania per vincere e questo presuppone che ho voglia di conquistare il campionato. Io credo che ci siano le possibilità di andare in Serie B anche attraverso i playoff. Ripeto, sono venuto con l’obiettivo di portare il Catania più in alto possibile e non per svernare a 37 anni alle pendici dell’Etna. Chi ha pensato questo non mi conosce e si sbaglia su di me”.
Nel corso dell’intervista, anche un tratto ‘piccante’ relativo all’oramai ben conosciuta storia d’amore di diversi anni fa tra il calciatore sudamericano e la showgirl italiana Elisabetta Canalis. ”Ci conoscemmo a casa di Bernardo Corradi (altro ex amaranto, ndr) – continua Reginaldo – in occasione di un suo compleanno. Ognuno sapeva chi fosse l’altro ed è quasi subito sbocciò l’amore tra noi. È stata un bella storia d’amore anche se è durata pochi mesi. È stata Elisabetta a lasciarmi e non ho alcun problema a dirlo, perché io ho sbagliato. Sette mesi vissuti intensamente che fanno parte della mia vita, ma adesso sono felice con mia moglie Ryana”.Â
L’impatto della suddetta relazione con la sua professione nel mondo del calcio: ”Comunque mi fa piacere quando se ne parla della storia con Elisabetta anche se, visto il forte clamore mediatico, molto spesso si ricordano di me più per essere stato lo stallone della Canalis che un calciatore con quasi 500 presenze in Italia. Quella storia con una donna famosa, mi tolse qualcosa calcisticamente perchè molti direttori sportivi mi consideravano un calciatore che pensava solo alle donne e alla bella vita. Insomma senza rinnegare nulla ma credo proprio che la love story con la Canalis penalizzò la mia carriera anche se poi io ho dimostrato a suo di gol che non ero solo un giocatore da notti in discoteca”.
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