Mimmo Toscano, Jeremy Menez e la Reggina. Un legame nato questa estate ad accrescere l’euforia di un ambiente già galvanizzato dal ritorno in serie B della squadra amaranto.
Diciamolo subito, i dubbi relativi all’approdo della star francese alla Reggina erano tanti e quasi tutti legati al carattere “esuberante” dell’ex Milan oltre che alla condizione fisica. In mezzo le normali pretese di un tecnico, Mimmo Toscano, che ha sempre impostato il suo lavoro tattico nella richiesta spasmodica ai calciatori di abnegazione, impegno, sacrificio.
Un approccio sul campo che ha permesso al tecnico amaranto di trascinare la Reggina alla promozione in serie b e di conquistare, nella sua carriere, numerosi trionfi.
Il dubbio è sempre stato quello: Menez saprà adeguarsi a quanto chiede il tecnico? Si sacrificherà , vorrà mettere la sua infinita qualità al servizio della squadra?
I primi risultati sono oltremodo incoraggianti. Due partite in campionato due gol per Menez, quattro punti per la Reggina.
Il numero sette corre, pressa, cerca di i compagni e vuole spesso il pallone per provare la giocata. E lo stesso Toscano lo ha detto in conferenza “è un ragazzo intelligente, per noi è importante”. La mentalità dunque è quella giusta, da qui in poi la volontà di proseguire così.
E la stretta di mano “vigorosa” tra Toscano e Menez nel momento della sostituzione sabato scorso al Granillo (immortalata dal nostro Maurizio Laganà ) è come se fosse la firma su un “patto” amaranto, con la mentalità giusta ed una identità precisa.
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