‘B’entornata sua maestà . Reggio Calabria e la Reggina riabbracciano la Serie B a distanza di sei anni dall’ultima apparizione tra i cadetti e lo fanno grazie ad un cammino straordinario, che aveva visto la compagine dello Stretto comandare il proprio girone con 9 punti di vantaggio sul Bari.
Tra i protagonisti indiscussi di un gruppo capace di riscrivere record su record, il direttore sportivo Massimo Taibi. Insieme a Mimmo Toscano, e grazie anche alla “potenza economica” del club targato Luca Gallo, Taibi è riuscito ad allestire una squadra forte e completa in ogni reparto, che ha sbaragliato la concorrenza domenica dopo domenica. Scelte mirate e vincenti, così come testimoniano i numeri ed i risultati.
“Ho sofferto per 17 anni, a causa di alcune cattiverie dette sul mio conto dopo quello spareggio col Verona. Adesso sogno di rivedere il Granillo pieno di tifo e passione, come ai tempi della serie A. Sogno di rivedere Reggio dove merita di stare“. Queste le parole di Taibi, quando sotto la gestione Praticò l’ex portiere aveva fatto ritorno in riva allo Stretto.
E’ stato difficile, ma il sogno di Taibi si è avverato. Probabilmente, molto prima di quanto lui stesso pensasse al momento di pronunciare quel pensiero. Non sono mancati i momenti complicati, non sono mancate alcune critiche per qualche scelta effettuata nel mercato di riparazione della stagione passata. Per tanti, tantissimi motivi, questa serie B per Taibi rappresenta una grossa rivincita. O se preferite, la migliore delle conferme. Basti pensare a German Denis, da lui inseguito e voluto, per regalare al Presidente ed alla piazza il “supercolpo” in grado di alzare l’asticella ed aumentare l’intensità del sogno. Avendo la possibilità di scegliere dall’inizio, senza difficoltà e senza la fretta di chi è costretto ad operare in corsa, il ds non ha sbagliato praticamente nulla.
Si, la Reggina è in B. E per Taibi è arrivato il momento degli applausi a scena aperta. E’ la sua prima gioia da dirigente, una gioia davvero meritata. Adesso, si aprono le porte di un nuovo sogno. Intanto è proprio il caso di dire “Missione compiuta”. Bravo direttore!
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