E’ senza dubbio Ciccio Salandria, il grande ex della sfida che domani pomeriggio vedrà scendere in campo Catania e Reggina.
Cresciuto nel settore giovanile amaranto, il centrocampista nativo di Trebisacce si è imposto nella prima squadra all’età di neanche 20 anni, nella stagione 2014/2015. Erano tempi davvero duri per la Reggina, che alla fine di quel campionato conobbe la grande amarezza della scomparsa, a causa delle difficoltà economiche del club. Ciò nonostante, il campo regalò una grande gioia, contrassegnata dalla storica vittoria dei playout contro il Messina. Personalità , grande capacità in fase d’interdizione: Salandria fu un grande protagonista di quel gruppo capace di lottare in mezzo a mille problemi, risultando uno dei migliori in campo anche nel successo del 30 maggio al San Filippo, in un derby dello Stretto che fuori casa la Reggina non vinceva dal 1990.
Nacque proprio in quella stagione la grande amicizia con Bruno Cirillo (tornato insieme a Belardi ed Aronica, per dare una mano ad un gruppo che perdeva i pezzi settimana dopo settimana), il quale oggi ne cura gli interessi, facendogli da procuratore. Il fallimento della Reggina, porta Ciccio a trasferirsi all’Akragas, nelle cui fila diventa capitano a dispetto dell’età . Anche gli agrigentini attraversano difficoltà economiche, ma il Matera, accortosi delle qualità di quel “ragazzino terribile”, nel gennaio del 2017 decide di investire soldi per il suo cartellino, e lo porta in Basilicata.
Il percorso con la compagine di Auteri è condizionato dagli infortuni, anche se è proprio in questa fase che Salandria inizia a sfruttare la grande duttiilità , ricoprendo più ruoli. Nell’estate del 2018, il ritorno alla Reggina, squadra di cui il centrocampista si è sempre professato tifoso. Nonostante qualche acciacco fisico abbia rifatto capolino, il numero 4 non ha deluso le attese, mostrandosi ancora una volta come uno dei calciatori più legati alla maglia. Un lottatore in ogni zona del campo, che sotto la guida di Cevoli e Drago finisce all’occorrenza col ricoprire anche il ruolo di terzino sinistro. Ventisette presenze in campionato, mentre il primo gol con la Reggina arriva, ironia della sorte, contro il Catania, in una “notte playoff” che si rivelerà amarissima.
A gennaio, complice il poco utilizzo e l’arrivo del danese Nielsen, il nuovo “arrivederci” alla maglia amaranto, con destinazione Catania. Un amore, quello per la squadra in cui è cresciuto, che Salandria ribadisce poco prima di trasferirsi, attraverso una toccante lettere indirizzata ai tifosi. In panchina giovedì nella gara di Coppa con la Ternana, Ciccio fino ad oggi è stato già utilizzato tre volte da Lucarelli, delle quali due da titolare. Domani potrebbe tornare nell’undici iniziale degli etnei, e siamo sicuri che, per qualche secondo, il cuore batterà fortissimo…
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