Quando il cambio in panchina è sinonimo di svolta. Un cambio ”precoce”, quello di inizio stagione, per la dirigenza De Laurentiis, tra le prime società del girone C a cambiare guida tecnica nell’attuale stagione. A pagarne le conseguenze è stato il tecnico Cornacchini, per un esonero figlio di un avvio deludente sia sul piano del gioco che dei risultati (7 punti nelle prime, ma anche ultime, cinque partite, frutto di 2 vittorie, altrettante sconfitte ed un pareggio).
Sollevato dall’incarico il 22 settembre in seguito alla sconfitta con il Francavilla, il tecnico Cornacchini è stato così rimpiazzato da Vincenzo Vivarini, il quale ha sin da subito inciso circa l’aspetto dei risultati, dando anche un’identità di gioco alla squadra e compattando ancor di più il gruppo. Un cammino importante quello percorso dalla squadra biancorossa con Vivarini, il quale, dal suo arrivo sulla panchina pugliese, non ha mai perso. Dalla 6^ alla 22^ giornata, infatti, per il tecnico abruzzese ha centrato un filotto di 17 risultati utili consecutivi (tra cui 6 pareggi ed 11 vittorie, per un totale di 34 gol fatti e 10 subiti).
Ed in tal senso, si tratta della terza striscia d’imbattibilità più lunga della storia del Bari: meglio di lui solo la squadra di Pirazzini nel 1974/1975 in Serie C (con 18 gare) e quella di Cornacchini nella passata stagione in Serie D (con 19 gare). Superati, invece, Gaetano Salvemini (1988/89) e Antonio Conte (2008/09) in Serie B, fermi a 16.
Giocatori rivitalizzati (Simeri su tutti) sotto la sua gestione ed una squadra che fa dell’attacco il proprio punto di forza. Vivarini, dal suo avvento nel capoluogo pugliese, ha dato la giusta scossa al Bari, rinato con l’arrivo dell’ex tecnico dell’Empoli dopo un avvio di campionato da dimenticare.
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