Conferme, sorprese, delusioni. Il meglio ed il peggio del girone meridionale dopo la diciassettesima giornata..
LA FORZA E LO STILE-E’ davvero difficile commentare le gesta della capolista Reggina, senza scadere nelle banalità . La forza, l’atteggiamento, l’interpretazione che questa squadra dimostra partita dopo partita, sono un qualcosa da far brillare gli occhi. Quando fai tre gol e ne sfiori almeno altrettanti, contro un Teramo che per almeno un tempo ha comunque fatto la sua partita, vuol dire che sei davvero una spanna sopra gli altri. E d’altronde, basta guardare la classifica ed i record scritti e riscritti di continuo. A proposito del Teramo, standing ovation alla signorilità dimostrata dal club abruzzese sia prima che dopo la partita del Bonolis: le dichiarazioni di Tedino e l’omaggio tributato oggi alla Reggina dal profilo twitter della società , dovrebbero far arrossire molti avversari incontrati precedentemente dagli amaranto (a buon intenditor…).
CATANZARO FLOP-In una domenica semplicemente pazzesca (sette vittorie esterne!), le dirette concorrenti della Reggina dimostrano di non aver mollato la presa. Troppa la differenza di valori tra il Rende ed il Bari (ancora imbattuto sotto la gestione Vivarini), con Antenucci che settimana dopo settimana ha dato definitivamente ragione alla società di De Laurentis in merito all’esoso investimento fatto dalla stessa per convincere l’attaccante a scendere di due categorie. Il successo più pesante, è stato quello della Ternana al Ceravolo. Per l’ennesima volta, gli umbri si sono esaltati in zona Cesarini, estromettendo definitivamente il Catanzaro da ogni discorso relativo alla vetta. Chi di zona Cesarini se ne intende, è anche Carlos Franca: un altro assist da calcio piazzato, un altro colpo di testa oltre il 90′ firmato dal centravanti brasiliano, per consentire al Potenza di battere il Picerno in un derby rivelatosi molto più difficile del previsto. Derby facile facile invece, per il Monopoli: il tris su una Virtus Francavilla che adesso deve seriamente guardarsi dalla zona playout, la dice lunga sui valori visti in campo.
Reggina, Ternana, Bari, in prima fila, Potenza e Monopoli subito dopo: è questo il quintetto che può guardare alla B diretta, tra obiettivo reale e sogni di mezza stagione…
VIBONESE SHOW, ORGOGLIO CATANIA-Non avrà il passo per competere con le big, ma questa Vibonese gioca un calcio da favola e merita di entrare ai playoff, prova ne siano i sette gol con cui i ragazzi di Modica hanno seppellito la Sicula Leonzio. Complimenti davvero, raramente abbiamo visto una squadra di “seconda fascia” esprimersi a questi livelli. Risposta da uomini, per il Catania. Il momento del club etneo rimane delicato, l’ambiente ormai è un’assoluta polveriera: ma la reazione avuta in Coppa e campionato tra Potenza e Rieti (i laziali sono sopravvissuti, ma pagano i troppi “scossoni” delle ultime settimane), certifica che Lucarelli è riuscito ad entrare nella testa della sua squadra, brava a reagire all’indegna aggressione subita da Lo Monaco.
QUANDO IL CAMBIO NON PAGA…Come già detto, Calabro resta uno degli allenatori più preparati della terza serie, ma l’esonero di Lopez, con la Viterbese sesta in classifica, è stato uno degli errori più clamorosi che la società laziale potesse commettere. “Non c’era gioco, vogliamo vedere di più, questa squadra può competere alla pari con tutti”. Così il Presidente Lopez nel motivare il cambio di panchina. Risultato? Tre sconfitte di fila, l’ultima arrivata per opera di un Avellino che ha ripreso a rispondere agli stimoli di Capuano ed aspetta buone nuove per il passaggio di proprietà .La sorpresa è arrivata da Caserta, dove la Paganese ha rialzato la testa e sancito l’ennesima, puntuale bocciatura dei falchetti al momento dell’esame di maturità . Occasione mancata pure per la Cavese, che si è fatta rimontare per due volte da un Bisceglie che non vince da tempo immemore.
f.i.
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