Doveva essere una festa ad Ecolandia, ed una festa è stata. Su e giù per il treno dei ricordi e delle emozioni. Cori, canzoni, aneddoti, testimonianze. I parenti, gli amici di ieri e di oggi, gli amici di sempre. Un cuore amaranto che ha battuto all’unisono, nel nome e nel ricordo immortale di Antonio Ferrara. Totò è stato ricordato come sarebbe piaciuto a lui, con la spontaneità , l’allegria e la forza dei sentimenti. Ma in alcuni frangenti più di qualche sguardo è stato contrassegnato dagli occhi profondamente lucidi, e qualche viso è stato bagnato dalle lacrime. Non poteva essere diversamente, perché Totò, per tutti coloro i quali hanno avuto il privilegio di incrociarne il cammino, ha rappresentato davvero tanto.
Un esempio, un uomo vero, un Ultras, un artista, un punto di riferimento. E’ passato un anno da quando Totò ci ha lasciati, ma la gente come lui non andrà mai via per davvero. Ne senti la mancanza ogni maledetto giorno, lo cerchi nei ricordi più belli e persino nei momenti più delicati. Ma c’è. Ed anche ieri Totò c’era. C’era nelle immagini che scorrevano su uno schermo in cui avresti voluto entrare ad ogni costo, per riabbracciarlo almeno per un attimo. C’era in ogni gesto degli amici. C’era in ogni sorriso ed in ogni lacrima della sua meravigliosa famiglia. C’era nei volti e nel ricordo degli Ultras, c’era nella bandiera che i ragazzi della Curva Sud hanno sventolato con orgoglio e fierezza, così come avviene in ogni gara in cui gioca la Reggina, e che lo ritrae insieme all’adorato cugino Pippo, altra stella che brilla nel cielo amaranto. C’era nell’odore acre delle torce che hanno illuminato la notte di Ecolandia. C’era nel coro “GITANO VIVE CON NOI“. C’era nello striscione “Legami indissolubili, gioie e dolori, grande passione e forte emozione! TOTO’ VIVE”. E c’era anche nel pensiero di chi ieri avrebbe voluto esserci ma non ha potuto.
Si, Totò c’era. Totò c’è e ci sarà …
f.i.
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