Conferme, sorprese, delusioni. Il meglio ed il peggio del girone meridionale dopo l’ottava giornata.
LA CAPOLISTA E LA PROFEZIA-Il big match tra Ternana e Catania, lascia un’eredità importante al girone meridionale di serie C. Da una parte gli umbri che si confermano ancora una volta “capolista autentica”, dimostrando con gioco e gol che questo campionato se lo giocheranno fino all’ultimo istante. Dall’altra, il problema del Catania va ben oltre il mal di trasferta (quarto ko di seguito lontano dal massimino). I rossazzurri di Camplone mettono in scena ancora una volta una difesa assolutamente da brividi, commettendo davanti a Furlan errori di certo non consoni ad una squadra che ha ambizioni di vertice. A proposito di big, la Reggina stavolta si deve mangiare letteralmente le mani. A Pagani, il primo tempo dei ragazzi di Toscano è stato uno spot per il calcio, ma se non vai al riposo con almeno due gol di scarto dopo essere arrivato sei volte davanti al portiere, rischi di rimettere in piedi l’avversario. Detto, fatto: nella ripresa la Paganese pareggia al primo tiro in porta e regala a mister Erra il ruolo di profeta dell’ottavo turno. “Dovremo sfruttare le occasioni che capiteranno, e magari saranno pochissime. I calci d’angolo possono essere fondamentali“, aveva detto il tecnico azzurrostellato prima della partita.
I RITORNI-Sette punti in tre partite. Adesso possiamo dirlo, la cura Vivarini a Bari sta funzionando, e stavolta non lo dice solo il risultato, ma anche la prestazione offerta contro la Cavese. Biancorossi spumeggianti, il campionato ritrova una protagonista annunciata. A Cava invece, devono interrogarsi sul perché la squadra lontano da casa si sciolga come neve al sole: il doppio 4-0 tra Catania e Bari, rappresenta un dato allarmante. Nessuna sorpresa nemmeno dal Ceravolo, laddove il Catanzaro torna squadra da primato, anche la Virtus Francavilla viene superata senza troppi affanni, i giallorossi mettono il turbo con tre ex Reggina (Bianchimano, Fischnaller, Di Livio) e si preparano al meglio proprio per il super-derby che sabato accenderà la notte del Granillo.
AL TAVOLO DELLE GRANDI-Bene, benissimo anche Potenza e Monopoli. I lucani strapazzano una Viterbese rimaneggiata, forti di una difesa bunker (solo due gol subiti fino ad oggi) e si portano da soli al secondo posto. Dopo aver detto che la sua squadra non potrà mai vincere il campionato, il Presidente Caiata ha manifestato la sua delusione per aver visto uno stadio Viviani con larghi vuoti. Chissà , forse il Presidente si è pentito di quanto detto tre settimane fa. Il Monopoli e Beppe Scienza sono un binomio perfetto, l’ennesima testimonianza arriva da Lentini, dove i biancoverdi passano, sprecano un rigore e vengono raggiunti, ma poi hanno la forza per andare a prendersi nuovamente il successo. Segnali pesantissimi, per una squadra che adesso si trova al terzo posto con Reggina e Catanzaro.
CHE BELLA VIBONESE! CRISI AVELLINO, IL RENDE RINGRAZIA-Netta bocciatura all’esame di maturità per la Casertana, ma laddove cominciano i demeriti dei falchetti, iniziano gli enormi meriti di una Vibonese che nelle ultime sei giornate ha perso solo a Reggio, e viaggia a ritmo da primissimi posti. Primo pareggio stagionale per l’Avellino, ma i fischi assordanti del Partenio dimostrano che lo 0-0 col Rende equivale ad un’altra sconfitta. I silani invece si godono un punto che equivale ad ossigeno puro, battezzando al meglio l’esordio del duo Gagliardi-Tricarico. Continua il flop Teramo, che si fa fermare in casa nel finale da un Rieti ancora senza vittorie e con un allenatore “pro-tempore” dopo le dimissioni di Mariani: altro che protagonista del torneo, continuando così gli abruzzesi dovranno seriamente guardare alle zone basse. Gol ed emozioni nel ritorno in panchina di Sandro Pochesci, ma il Bisceglie del “vulcanico” tecnico romano si fa rimontare due volte dalla matricola Picerno: un punto salutare ad entrambe, sulla strada verso la salvezza.
Commenti