Un altro gol, di quelli che valgono oro colato. Simone Corazza, match winner di Reggina-Catania, si racconta ai microfoni della Gazzetta del Sud, nel corso della lunga intervista concessa al collega Natalino Licordari.
UN PENSIERO PARTICOLARE…Dedica speciale per il gol? Alla mia famiglia che nei momenti difficili è stata sempre accanto a me. Tante telefonate mi sono giunte dopo la gara col Catania. Per non parlare poi degli sms che mi hanno gratificato.
BENVENUTO AL SUD-Ho trovato il giusto ambiente. La gente è ospitale. Con me c’è anche Giulia la mia ragazza, ci sposeremo in gennaio. Abbiamo una bimba di tre anni e un rampollino di appena quattro mesi. Nei momenti liberi ci piace conoscere la città , davvero bella. Ottima pure la cucina locale, a me piace di tutto.
A CACCIA DEL TREDICI-Sono contento per me stesso, ma soprattutto per la squadra. Fa bene a tutti guardare la classifica, anche se non è stato fatto ancora nulla. Ho recuperato la condizione migliore dopo aver superato due infortuni molto seri. La Reggina mi ha dato l’opportunità di ricominciare. Ringrazio mister Toscano e il direttore Taibi che mi hanno accordato tanta fiducia. L’obiettivo è segnare almeno 13 reti. Concorrenza? Nessuna. Siamo amici dentro e fuori dal campo. Ho solo da imparare da calciatori come Reginaldo, Denis e Bellomo. Siamo un gruppo unito. Andiamo spesso a cena anche con gli altri ragazzi.
GRANILLO DA BRIVIDI-Ho accettato la Reggina per la sua storia, oltre che per il suo progetto ambizioso. I dodicimila col Catania mi hanno fatto venire i brividi. La piazza sta rispondendo alla grande come dimostrano i cinquemila abbonati. Favorite? Ternana, Bari, Catania e Catanzaro hanno tanta qualità , ma attenzione anche a Monopoli e Potenza. Viviamo alla giornata e ragioniamo partita dopo partita.
ORGOGLIO E RAMMARICO-A Pagani si deve stare attenti. I nostri avversari sono reduci dal successo di Rieti. Ci sarà un ambiente carico, ma non possiamo fermarci. Siamo ancora imbattuti, gli unici del nostro girone. Abbiamo fame di vittorie. Bisogna scendere sul terreno di gioco con la stessa rabbia agonistica messa in mostra nella gara col Catania. La pecca di non chiudere prima le partite? In campo ci sono anche gli avversari. Non si può sempre vincere 3-0. Col Catania avevo raddoppiato, ma il direttore di gara ha annullato la rete. Saremmo andati all’intervallo sul 2-0. Nei minuti finali eravamo in apprensione, tuttavia la difesa è stata perfetta. C’è un po’ di rammarico per non aver vinto almeno una delle tre trasferte. Meritavamo di portate a casa più punti, ma alcuni episodi non sono stati favorevoli.
IL DERBY CON IL CATANZARO-La sfida è ancora lontana. Concentriamoci sulla Paganese e poi ci dedicheremo al derby. I tifosi sentono in modo particolare il match contro i giallorossi. Sono convinto che quella sera ci saranno più di tredicimila spettatori.
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