Si ferma in semifinale il sogno della nazionale italiana di poter trionfare alle Universiadi 2019. All’Arechi di Salerno partita dalle grandi emozioni, una continua altalena che vede tra i suoi protagonisti anche Giuseppe Ungaro e Cesare Pogliano, entrambi in campo dall’inizio contro il Giappone.
Proprio da un corner di Ungaro, ancora una volta capitano azzurro, nasce l’autorete nipponica che vale il vantaggio al 24′; gli asiatici rispondono immediatamente trovando il pari e nella ripresa, a cavallo del quarto d’ora, colpiscono per due volte portandosi sul 3-1. Sembra ormai finita l’avventura italiana, il C.T. Arrigoni sostituisce un Ungaro ancora una volta prezioso e insidioso con i suoi calci piazzati, a 20′ dalla fine. L’Italia però crede ancora nell’impresa e Vitturini al 79′ riaccende la speranza; la rimonta si completa in extremis grazie al rigore che Zonta trasforma al 95′.
Finisce 3-3 e si arriva ai calci di rigore, tra i pali dell’Italia in questo match ha giocato Marcantognini e tocca a lui tentate di fermare i cecchini giapponesi, mentre lo specialista para-rigori Cucchietti è costretto a guardare da fuori, esattamente come il sostituito Ungaro, potenziale tiratore. Il portiere azzurro riesce a neutralizzare uno dei cinque penalty, parata resa vana da Grieco che spara alto sopra la traversa il suo tentativo; si va ad oltranza, il Giappone segna, Vitturini colpisce il palo, e la corsa verso l’oro per l’Italia finisce qui. Per gli Azzurri resta l’obiettivo della medaglia di bronzo da conquistare contro la Russia, mentre a giocarsi l’oro saranno Giappone e Brasile.
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