Con sullo sfondo la cornice dello Stretto di Messina a ridosso del tramonto, è stato presentato il nuovo tecnico della Reggiomediterranea, l’esperto Franco Viola, una garanzia per l’Eccellenza e un profondo conoscitore anche della Serie D.
Affiancato dal collega Nino Neri che ha diretto la conferenza stampa, e dal direttore tecnico gialloblù Pasquale Casciano, mister Viola ha risposto alle domande dei giornalisti presenti toccando vari temi, a cominciare dalla sua decisione di accettare la Reggiomediterranea dopo che lo stesso allenatore era stato accostato ad altri club: “C’è stato un momento in cui San Luca era per me la prima scelta, poi sono subentrati degli impedimenti che hanno fatto saltare la cosa e solo a quel punto sono stato contattato dalla Reggiomediterranea; vorrei fosse chiara questa cosa, la trattativa con il San Luca era già tramontata, non sarei andato comunque. Arrivo in una società che ha tanto entusiasmo e desidera migliorare il secondo posto dell’ultimo campionato, ciò significa che per migliorarlo dovremo arrivare primi; il calcio è come puzzle e se tutti i singoli pezzi di una società si incastrano in modo giusto, può venire fuori una bella storia“.
Mister Viola porta con sé un grande bagaglio di esperienza, pronto per essere trasmesso ad una società che punta alla definitiva consacrazione: “Il mio intento è sempre stato quello di lasciare qualcosa in qualunque squadra io sia stato, fornire alla Reggiomediterranea quel qualcosa in più che posso dare rappresenta uno stimolo, una responsabilità . Ho dalla mia tanta esperienza, ma si dice che l’esperienza si sviluppi attraverso gli errori, significa che ne ho commessi molti. Nella mia carriera ho avuto la fortuna di essere accompagnato spesso da alcuni calciatori, non so se mi seguiranno anche qui, staremo a vedere. I calciatori dovranno essere i veri protagonisti del nostro campionato, voglio gente che vada in campo con la giusta fame e voglia di vincere; voglio gente abituata allo stress della vittoria, la mentalità vincente non la si trasmette ma si acquisisce attraverso le vittorie ottenute. Il mio modo di giocare parte dal 4-3-3 ma dipende molto anche dal materiale umano a mia disposizione, non disdegno anche altre soluzioni. Spesso si cade nell’errore di pensare che un modulo sia più offensivo, divertente o spettacolare di un altro, ma alla fine sono sempre numeri, tutto dipende dall’interpretazione; il 4-3-3 è al momento il più utilizzato poiché quasi tutte le scuole calcio lo adottano, è più facile lavorare su una base che conosci fin da ragazzino”.
Tutto è pronto per cominciare, stavolta la formazione gialloblù partirà con i favori del pronostico e mister Viola cercherà di conseguire un nuovo successo: “Abbiamo le idee chiare sui programmi da seguire, dobbiamo solo sederci e organizzare tutto nei minimi dettagli. Della Reggiomediterranea mi ha impressionato il fatto che ho incontrato circa trenta persone mosse da un intento comune e molti di questi dirigenti sono dei giovani intraprendenti. Personalmente sono pronto per rimboccarmi le maniche e mettermi al lavoro come fosse il primo giorno di scuola”.
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