Dèjà -vu. Questo è stata la sensazione che avrà suscitato in molti reggini sabato sera l’incornata vincente di Nino Barillà all’Allianz Stadium contro la Juventus, un gol splendido che ha riaperto la partita, poi pareggiata in rimonta dal Parma con una doppietta di Gervinho.
Un cross lungo partito da destra, Barillà che si fa trovare pronto sul secondo palo, incornata vincente. Dieci anni fa, il 26 aprile 2009 allo stadio “Granillo”, ha insaccato sul palo più vicino; dieci anni dopo, il 2 febbraio 2019, ha trovato l’angolo lontano. Il cross stavolta è stato di Kucka; dieci anni fa il traversone lungo era partito dal destro di Adejo. Azione molto simile, esecuzione perfetta in entrambi i casi e gol alla Juventus. E dieci anni fa come adesso, la squadra bianconera si è dovuta accontentare di un pareggio, il gol di Barillà come un amuleto che annulla il potere micidiale della ‘Vecchia Signora’.
E pensare che per Nino, tornato a giocare in massima serie quest’anno dopo una lunga (e ingiusta) attesa, si tratta solo del terzo gol in Serie A. Due, appunto, rifilati alla Juventus; l’altro, sempre in questa stagione alla prima di campionato, all’Udinese, altra squadra bianconera. Per loro fortuna, altri incroci con il Parma e con Barillà , per questa stagione non ce ne saranno altri.
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