Ventitré punti in dieci partite, frutto di sette vittorie, due pareggi ed una sola sconfitta. I mesi di dicembre e gennaio, hanno completamente riscritto la storia della Reggina 2018/2019, portando gli amaranto dalle zone “calde” fino al quinto posto in solitaria. Tutto è cominciato dalla “folle” rimonta contro il Rieti, che ha visto Sandomenico e soci passare dallo 0-2 al 3-2 nei minuti finali, trovando l’acuto decisivo all’ultimo tiro in porta della gara. Per onor di cronaca, nell’elenco dei successi va annoverato anche quel tristissimo Matera-Reggina del 26 dicembre, quando l’undici di Cevoli ha avuto vita più che facile contro i coraggiosissimi ragazzini biancazzurri, vincendo una partita il cui pronostico era già scritto prima che i ventidue scendessero sul rettangolo verde.
Il cammino amaranto, negli ultimi due mesi rimane comunque da capogiro. Dal sopracitato successo contro i neopromossi laziali infatti, soltanto la Cavese ha spezzato il magic moment, espugnando Reggio con un secco 0-3. La Vibonese e la Viterbese si sono dovute invece arrendere al Granillo, mentre il Trapani è riuscito a salvarsi dalla sconfitta soltanto a tempo scaduto, ed oltretutto su calcio di rigore. Ma è in trasferta, che la Reggina ha letteralmente cambiato marcia: se il “segno 2” sul campo di un Matera in disarmo rappresenta il minimo sindacale, i colpacci a danno di Sicula Leonzio, Casertana e Bisceglie hanno tutt’altra valenza e sostanza. A chiudere il cerchio, il pari in rimonta di Viterbo. Cinque trasferte, tredici punti, quattro vittorie: niente male, per una squadra che fino al 9 dicembre, data della trasferta di Lentini, non aveva mai ottenuto l’intero bottino fuori casa…
Per trovare una media così esaltante nell’arco delle 10 partite, bisogna risalire addirittura al campionato 2010/2011. Battendo il Modena per 4-0 al Granillo (nella foto, l’esultanza di Ciccio Cosenza ed Emiliano Bonazzoli dopo la quarta rete locale, firmata proprio dal bomber di Asola), la Reggina targata Gianluca Atzori inaugurò una serie di risultati che, dal 18 settembre al 9 novembre 2010, la portarono fino al terzo posto del torneo cadetto. In dieci gare, dalla 5^ alla 14^ giornata, arrivarono ben sette vittorie (al Granillo, oltre al Modena, caddero anche Vicenza, Pescara e Portogruaro, mentre Bonazzoli e compagnia andarono a sbancare i campi di Frosinone, Triestina e Cittadella), due pareggi (fuori casa con l’Atalanta, in casa con l’Empoli) ed una sola sconfitta (sul campo del Livorno). Il bottino, è identico a quello odierno, con 23 punti conquistati su 30 disponibili.
Quella Reggina, arrivò ad un passo dalla serie A, riportando al Granillo 20.000 spettatori in occasione dei playoff e vedendo svanire il sogno nella “maledetta notte” di Novara. Corsi e ricorsi storici. Grazie ad uno scatenato Luca Gallo, Reggio Calabria è tornata a sognare, anche se il sogno parte da una categoria più in basso. Il calcio non è scienza esatta, ma difficilmente a questa squadra potranno sfuggire i playoff. E chissà che l’epilogo non possa essere diverso, rispetto alla beffa del Silvio Piola…
Ferdinando Ielasi-Gianpiero Versace
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