Il Babbo Natale amaranto porta sulle spalle il numero 11 di Salvatore Sandomenico: il calciatore napoletano con la sua doppietta mette al tappeto la Vibonese e regala alla Reggina la seconda vittoria consecutiva, dopo una settimana storica per il calcio reggino, stipendi non pagati, scioperi rientrati e cessione delle quote di maggioranza annessi.
C’è ancora il 3-4-3 nelle scelte di Roberto Cevoli per la gara del Granillo: rispetto alla squadra corsara a Caserta, Pogliano (all’esordio da titolare) sostituisce Solini nel terzetto difensivo mentre Tulissi, sull’out destro offensivo, prende il posto di Ungaro.
Ed è proprio il dieci amaranto ad essere protagonista due spunti identici ed efficaci, assist insidioso dalla linea di fondo, con Mengoni bravo in entrambe le situazioni ad anticipare, in uscita, Alessio Viola in agguato. Con Salandria in difficoltà sulla corsia mancina, e le due ali forti nell’uno contro uno, la Vibonese di Nevio Orlandi guadagna metri, spazi e fiducia. Allegretti e Taurino dai lati mettono in ansia la retroguardia amaranto, Conson soffre come non mai, Pogliano ha bisogno di prendere le misure, allora inizia il suo personale show Confente che si rende protagonista di due uscite perfette, proprio sui piedi dei due laterali offensivi. L’estremo reggino è strepitoso nel deviare, distendendosi su suo fianco mancino, il bolide dalla distanza di Scaccabarozzi. E’ una Vibonese tonica e concreta, molto corta tra i reparti, con Obodo e Prezioso a dettare tempi e geometrie, la Reggina invece, paga una mediana in difficoltà soprattutto atletica. La squadra di Cevoli si affida allora all’estro di Sandomenico, autentico spina nel fianco della difesa ospite. L’undici amaranto si rivela decisivo anche oggi con le sue fiammate che creano sempre un pericolo per Mengoni. In contropiede serve lungo per l’accorrente Tulissi che non riesce ad arrivare sul pallone, qualche minuto più tardi, sulla punizione del fantasista amaranto Mengoni con un intervento miracoloso. La Vibonese non si scompone e si rende pericolosa, soprattutto sulle palle inattive che mettono in crisi la retroguardia reggina. Scorre via la prima frazione con l’intermezzo di sei minuti dovuto al blackout dell’impianto elettrico del Granillo.
La ripresa si apre con la novità Franchini tra gli amaranto, al posto di Marino, con Salandria che torna nella posizione di centrale di centrocampo, certamente a lui più congeniale.
E la mossa di Cevoli paga al ventesimo della ripresa quando Franchini sfonda, fisico e tecnica, sulla sinistra e viene steso in piena area vibonese, con l’arbitro che assegnare un rigore evidente. Dal dischetto Salvatore Sandomenico, glaciale, porta avanti i suoi e realizza la sua sesta gioia stagionale. Coraggio e fiducia la Reggina attacca con maggior vigore e trova il raddoppio: Petermann (anche lui da poco entrato) recupera palla su Camilleri in uscita (vibranti le proteste vibonesi per un presunto fallo del centrocampista amaranto) e la affida a Sandomenico che, a tu per tu con Mengoni, lo batte con un preciso diagonale. E’ la doppietta personale per l’attaccante amaranto (sette gol in campionato fino al momento), tra la rabbia della panchina ospite (espulso Allegretti) e il tripudio del Granillo che vede concretizzarsi un vittoria cancella problemi.
Gli ultimi minuti servono alla Vibonese per cercare, ma non trovare, il gol che avrebbe riaperto il match: ma non c’è tempo e, forse, nemmeno più la lucidità . La squadra di Orlandi cede al Granillo ma dopo una prima parte di gara in cui ha creato almeno tre palle gol, per la Reggina arriva la seconda vittoria consecutiva, la quarta in cinque partite. In attesa della gara di Matera e dei nuovi risvolti societari ormai ad un passo.
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