Un curriculum voluminoso, “cattedratico” (diverse pubblicazioni), esperienze estere, il romano Antonio Antonucci dovrebbe essere l’uomo della “svolta” per raddrizzare una stagione iniziata male. Tre i cambi tecnici in meno di tre mesi e mercoledì ci sarà il primo allenamento al Lo Presti
Si può sbagliare nelle scelte, è umano, chi opera è sempre al vaglio di critiche, ma la società in questi sette anni alla fine è sempre risuscita a portare a compimento il suo obiettivo. E questo è un dato di merito per una società che con le strutturali ristrettezze economiche è stata antesignana di progetti. La splendida struttura del Lo Presti è stata riaperta al pubblico con capienza limitata.
Torniamo, però, all’aspetto prettamente tecnico. Il momento è particolare, delicato, quindi, sia la società che la squadra deve essere incoraggiata e sostenuta. Contro lo Scalea la prestazione è stata incolore, non è stato apprezzato l’atteggiamento e lo spirito di reazione. Occorre recuperare qualche elemento sotto il profilo mentale.
La trasferta di Acri è un banco di prova indicativo: la squadra partirà alla volta della cittadina cosentina già nella giornata di sabato. I padroni di casa saranno senza dubbio rinvigoriti dopo il pareggio esterno contro la “corazzata” Reggiomediterranea, ma la classifica segna 2 punti. Basterà il solo Antonucci a invertire il trend negativo? Lo “scossone” risveglierà i giocatori chiamati adesso a dare il meglio di sè?. I numeri sono eloquenti: 4 sconfitte, un pareggio, una vittoria esterna a Cutro.
Solo 4 le reti realizzate, 13 quelle subite. I ribaltoni tecnici hanno influito nelle prestazioni. Dai nuovi arrivati si pretende qualcosa in più, ma adesso c’è solo da guardare avanti con serenità e coesione: il “talento inesploso” di Peppe Ferrato, Marco Cormaci che deve ritornare sui livelli standard. Da recuperare Roberto Fulco e Andrea La Cava.
Il neo tecnico Antonucci chiederà rinforzi o l’attuale organico è nelle possibilità di rialzarsi autonomamente? Molto probabile che per motivi di lavoro il duttile Totò Cormaci non continuerà a giocare. C’è da intervenire in difesa, in mezzo al campo e trovare una prima punta, pescando dagli svincolati o provando a fare di necessità virtù fino a dicembre.
Giuseppe Calabrò
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