Ospite di RNP questa sera per la rubrica “A tu per tu” è mister Fabio Crupi, ex tecnico della Scillese con la quale ha disputato un campionato da protagonista nell’ultima stagione.
Di cosa si occupa al momento Fabio Crupi?
Adesso, come già accade da cinque anni, collaboro con la Scuola Calcio Valanidi di Ciccio Cozza, in particolare preparo i portieri; a livello numerico quest’anno abbiamo tantissimi ragazzi, e solo come portieri ci sono almeno 22 o 23 ragazzini da allenare. Si tratta di un lavoro molto impegnativo che insieme ai miei collaboratori stiamo portando avanti, questa scuola calcio lavora per migliorare sempre.
Nei settori giovanili quanto è importante insegnare ai ragazzi ad essere prima uomini che atleti?
In percentuale gli si insegna per un 70% a crescere da un punto di vista umano, mentre il restante 30% si cerca di valorizzare le loro qualità tecniche. Va detto che molti tra questi ragazzi non giocheranno a calcio da professionisti e neppure da dilettanti, quindi è bene insegnare loro ad essere persone corrette fin da piccoli, deve essere il principio base. Puntare ai risultati è corretto farlo a partire da Giovanissimi e Allievi, ma quando sono più piccoli gli si devono insegnare altri valori.
Durante l’estate qualche proposta per allenare ti è arrivata?
Ho avuto qualche contatto ma non c’è stato niente di concreto; penso che per me parlino i fatti, quando mi hanno chiamato ad allenare i risultati sono arrivati. Se capiterà l’occasione nel corso della stagione, mi rimetterò in gioco ancora una volta; sono un uomo di campo, vivo per il calcio e le società finora sono sempre rimaste contente per quello che ho dato.
Con la Scillese è arrivata una separazione dopo una stagione importante, i programmi forse non combaciavano più?
Con la Scillese ci siamo separati poiché i programmi loro con coincidevano più con i miei; ho preso la squadra lo scorso anno penultima in classifica e siamo arrivati terzi alla fine per giocarci il salto di categoria. Per me parlano i fatti, anche alla ReggioMediterranea le cose erano andate bene inizialmente, poi è arrivata la separazione per motivi di compatibilità . Alla fine i valori escono sempre fuori nel corso della stagione e dimostrano se la scelta di un tecnico è giusta o meno; io nel frattempo continuo a studiare, aggiornarmi e tenermi pronto.
Qualunque squadra sarà , dovrà essere ambiziosa, almeno questo si evince dalle scelte che hai fatto finora…
Ovunque andrò, dovrò lottare per vincere, i risultati passano dal lavoro costante sul campo, è lì che si assembla un gruppo vincente che deve essere anche una famiglia. Una famiglia compatta che si rispetta in tutte le sue componenti. La ricetta per vincere è questa.
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