L’ospite di RNP questa sera per la rubrica “A tu per tu” è Domenico Mazzone, giovane centrocampista del Locri, cresciuto nella Reggina con la quale ha esordito alcune stagioni fa in Serie C.
Domenica una bella vittoria contro il Portici nella prima in casa del Locri, con tanto di tuo primo gol in stagione: emozioni su emozioni…
Era l’esordio in casa e abbiamo ottenuto una bella vittoria e con un risultato rotondo che ci ha lasciati molto felici; riuscire anche a segnare uno dei quattro gol è stata per me una grande gioia.
Siamo alla seconda giornata ma fa un certo effetto guardare la classifica e vedere il Locri al secondo posto alle spalle del Bari: un inizio più che promettente…
Certo fa piacere ma guardare la classifica adesso è inutile, siamo solo all’inizio, basti notare che una squadra come l’ACR Messina è ancora a zero punti; il nostro obiettivo è la salvezza e per ottenerla dovremo cercare di fare più punti possibili all’andata. Questa grande società è in crescita costante e potremo ottenere i risultati che abbiamo prefissato.
Un migliaio di tifosi domenica a Roccella, oltre un centinaio a Nocera Inferiore la settimana prima: ti ha sorpreso la passione dei tifosi del Locri?
Abbiamo un pubblico veramente unico, rappresenta il dodicesimo uomo in campo, i nostri risultati sono anche merito loro; mi ha piacevolmente sorpreso vedere così tanti tifosi a Nocera, non me l’aspettavo.
Adesso vesti l’amaranto del Locri, in passato hai indossato quello della Reggina; quali sono i tuoi ricordi più belli di quel periodo?
Sono molto legato alla Reggina, sono entrato nel settore giovanile a tredici anni, da lì ho fatto un percorso che mi ha condotto fino all’esordio in Prima Squadra. Porterò sempre nel cuore la mia esperienza a Reggio, sogno un giorno di poterci giocare nuovamente. Adesso però sono a Locri e qui mi trovo benissimo, non penso ad altro.
Un possibile rimpianto forse potrebbe essere nel non aver potuto esprimere le tue qualità quando hai fatto ritorno di recente alla Reggina…
Non rimpiango nulla di quello che ho fatto, mi sono sempre allenato seriamente per farmi trovare pronto al momento opportuno; rispetto le decisioni che il mister e la società presero, ma certo un po’ di rammarico ce l’ho, mi sarebbe piaciuto avere l’opportunità per dare il mio contributo.
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