Il Brancaleone e mister Vincenzo Leone, un ‘matrimonio’ sportivo suggestivo, e non soltanto per l’accostamento nominativo. L’esperto e carismatico tecnico, con alle spalle esperienze un po’ ovunque in Calabria e non solo, oltre che in categorie superiori rispetto alla Promozione, è al lavoro con la società per programmare la nuova stagione, nella quale il club rossoblù proverà ad andare oltre i piazzamenti degli ultimi due anni, riuscendo finalmente ad approdare in zona playoff.
Intervenuto ai microfoni di RNP, mister Leone si è però detto prudente al riguardo, non perché non abbia fiducia nel progetto, bensì per non fare promesse in quanto le variabili del calcio sono imprevedibili: “Non facciamo voli pindarici, soprattutto adesso che siamo ancora a luglio; io ritengo che l’obiettivo minimo debba sempre essere la salvezza, ma una volta superata la quota di 36-38 punti, ne riparleremo e vedremo quale potrebbe essere il nostro traguardo successivo. Non vorrei essere frainteso, io voglio sempre vincere quando vado in campo, è logico, ma non faccio mai promesse alla vigilia. Ho sposato subito il progetto del Brancaleone dopo essere stato contattato, mi è piaciuto trovarmi davanti ragazzi entusiasti con i quali ho instaurato subito un bel rapporto.”
Sul progetto tecnico, mister Leone e la società hanno già delineato i programmi: “Punteremo sul gruppo storico del Brancaleone, su questi ragazzi che da anni giocano insieme. Purtroppo abbiamo perso Nucera, un difensore di categoria superiore che avrebbe potuto fare la differenza; proveremo a sostituirlo ma non sarà facile trovare qualcuno con le sue qualità . Per il resto la squadra si potrebbe considerare già pronta, anche se andremo ad integrare questo gruppo inserendo un elemento d’esperienza a centrocampo e scegliere gli under sui quali puntare; a tal proposito siamo comunque messi abbastanza bene, a partire dal giovane portiere Morabito grande protagonista nell’ultimo campionato. In attacco siamo ben attrezzati, tra Marino, Galletta e gli altri; la società è comunque molto ben addentrata nel mercato, lo conosce a fondo, e saprà scegliere quelle tre o quattro pedine necessarie per crescere.”
A mister Leone abbiamo chiesto un’opinione sulla questione riguardante lo stadio di Brancaleone, con la squadra costretta ormai da qualche anno a giocare le sue partite interne a porte chiuse: “Quello del campo è un grosso handicap per la squadra, perché giocare senza poter contare sul calore che una tifoseria, anche minima numericamente, potrebbe infondere ai ragazzi in campo, è come giocare sempre in trasferta, ed affrontare una stagione intera così è penalizzante. So che la dirigenza si è attivata per riuscire a proporre un progetto ai commissari che gestiscono il Comune di Brancaleone, affinché si riesca ad ottenere la riapertura al pubblico degli spalti. Giocare senza la spinta dei tifosi è grave, non solo per la squadra ma anche per la comunità stessa; il tifoso a lungo andare perde interesse nella squadra sapendo che non potrà andare a vederne le partite per chissà quanto tempo. Lo stadio aperto al pubblico è importante a livello sociale, offre un’alternativa di svago e di coesione; Brancaleone è una comunità che è stata privata di tale opportunità , speriamo che qualcosa cambi in fretta e si possa rivedere gente allo stadio.”
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