La stagione di Nello Savino non è stata semplice, divisa a metà tra la Villese e l’Aurora; prima le difficoltà , soprattutto logistiche, con il club neroverde, poi l’approdo in Eccellenza nelle file dei gialloblù, che attraverso una serie interminabile di vicissitudini, hanno chiuso mestamente all’ultimo posto tornando in Promozione.
L’esperto centravanti campano non demorde, desideroso più che mai di rimettersi in gioco, dopo quella che egli stesso ha confermato, ai microfoni di RNP, essere stata una delle peggiori stagioni della sua carriera: “Questa è stata per me una delle annate più brutte e difficili da quando gioco a calcio, sono stato proprio male, mi sono ritrovato ad avere cinque allenatori diversi in quattro mesi; con l’Aurora ritengo sia un capitolo chiuso, non mi hanno più contattato quindi immagino che la mia esperienza lì sia definitivamente terminata. I primi mesi di quest’anno alla Villese erano stati difficili, ma ero partito bene; nel momento in cui si poteva pensare di dare quel qualcosa in più, ci siamo resi conto che non c’erano i presupposti per farlo. Sono conteno che siano riusciti a salvarsi, hanno fatto quasi un’impresa con una squadra così giovane; grande merito è di mister Chirico, quei ragazzi sono stati allenati benissimo e lo hanno dimostrato salvandosi. Chirico è una bravissima persona, ci sa fare, soprattutto con i giovani.”
Il futuro di Savino non sarà quindi all’Aurora, ma dove andrà a giocare? “Ancora non so dove giocherò, ho ricevuto qualche chiamata per adesso ma niente di concreto; una squadra di Eccellenza mi ha contattato, ma per ora è tutto fermo. Voglio andare a giocare in una squadra che mi dia prima di tutto l’opportunità di divertirmi, e non intendo in termini di gol segnati, ma proprio a livello ambientale. Ho conosciuto il calcio professionistico e ho mantenuto una certa mentalità , sono il primo a scendere in campo ad allenarmi, sudo la maglia dal primo all’ultimo minuto, onorandola al massimo. Per dare il meglio però serve che ci sia alle spalle una società seria che mi dia la possibilità di essere me stesso, che mi possa trasmettere degli stimoli. Nello sport come nella vita, in tutto ciò che fai se non ci metti la passione non vai avanti, è fondamentale che ci sia.”
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