La stagione di Gaudenzio Praticò e del Ravagnese non è stata delle più fortunate; una squadra allestita per puntare in alto che si è trovata ad avere a che fare con una concorrenza agguerrita, finendo con il mancare anche il traguardo minimo dei playoff.
Per Praticò un stagione tribolata, condizionata dagli infortuni, come lui stesso ha confermato ai nostri microfoni: “Per me è stata una stagione difficile, ho saltato molte partite a causa degli infortuni che non mi hanno dato tregua; per tre volte a causa della caviglia e una per uno stiramento, mi sono ritrovato a guardare da fuori buona parte del campionato. Alla fine ho giocato circa metà degli incontri, riuscendo comunque a segnare 11 gol; ho cercato di dare il mio contributo, ma purtroppo non è bastato. Il Ravagnese era stato allestito per arrivare ai playoff, ma sulla nostra strada abbiamo trovato avversarie al nostro livello o quasi; non sempre il più forte alla fine prevale, e noi, complici gli infortuni, non soltanto miei, e tanta sfortuna, siamo rimasti fuori dai primi posti. E’ stata la classica annata storta.”
Dopo una stagione simile, il giovane attaccante ex di Pro Pellaro, ReggioMediterranea e Aurora ha una grandissima voglia di riscatto e di tornare a dimostrare le sue qualità ; con quale maglia lo farà però ancora non lo sa: “Il Ravagnese finora non mi ha contattato, quindi presumo abbiano preso altre strade, ma il calcio è questo, quindi lo accetto. Ho ricevuto altre chiamate da diverse società di Prima Categoria, ma ancora non ho deciso niente; devo pensare prima agli esami, poi a mente libera deciderò la migliore soluzione per me. Chiamate dalla Promozione? Non me le aspetto; preferisco trovare una squadra in Prima per potermi divertire giocando a calcio, voglio riscattare questa difficile stagione tornando ad essere quello di una volta. Se arrivasse una chiamata da Pellaro? Come con tutte le altre squadre mi siederei per discutere il progetto; in parte mi sentirei di tornare a casa, dove ho vissuto la mia migliore stagione, anche se di quella dirigenza sono rimasti in pochi, ma già quest’anno era composta da miei vecchi compagni, non solo della Pro Pellaro ma anche dell’Aurora. Tuttavia non devo lasciarmi influenzare da queste cose nella scelta che farò, e da qualunque squadra arriverà una proposta, valuterò i pro e i contro ed infine sceglierò. Ma se ne parlerà da metà luglio, fino ad allora penserò solo allo studio.”
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