Per il quotidiano appuntamento con la rubrica “A tu per tu”, ai microfoni di RNP è intervenuto mister Diego Zanin, protagonista della storia amaranto prima da calciatore, tra fine anni ’80 e inizio ’90, poi da allenatore di Primavera Prima Squadra nell’ultimo campionato di B della Reggina. Reduce da una stagione trascorsa da ‘osservatore’ interessato, nella sua ultima esperienza in panchina ha portato alla salvezza il Monopoli nel 2016/2017.
Mister Zanin, un suo giudizio sulla stagione della Reggina e più in generale sul progetto di rilancio portato avanti da Praticò in questi anni.
Seguo il cammino della Reggina da lontano, la società sta lavorando bene per quelle che sono le sue possibilità ; è ancora in piena fase di riorganizzazione, ma ha centrato l’obiettivo prefissato della salvezza anche quest’anno. La competizione non era alta per vari motivi, ma sono stati comunque bravi a raggiungere la permanenza con due giornate di anticipo; inoltre hanno messo in mostra moltissimi giovani, un altro obiettivo della società andato a buon fine.
Riguardo l’esito finale del raggruppamento meridionale, ritiene che i verdetti siano corretti? E per i playoff nazionali, chi vede favorito?
Rispetto al precedente campionato, quest’anno le squadre che potevano vincere erano praticamente solo Lecce e Catania, grazie ad una maggiore continuità di risultati, mentre il Trapani, pur forte e competitivo, ha avuto fin troppi alti bassi; anche il Cosenza era annunciato tra le protagoniste, ma ha faticato e non ha potuto lottare per i primi posti. In fondo alla classifica, le difficoltà dell’Akragas hanno permesso alle altre squadre di respirare un po’ di più; Paganese e Fondi invece hanno rispecchiato le difficoltà avute fin dall’inizio. Per i playoff invece, adesso la situazione si fa interessante, le gare saranno andata e ritorno, quindi le squadre possono permettersi una piccola percentuale di errore; sarà una fase interessante, difficile e avvincente, che si eleverà in qualità ed equilibrio con la discesa in campo delle big.
Sul futuro della Serie C, con l’inserimento delle seconde squadre dei club di A, che opinione si è fatto? Sarebbe pro o contro?
Vorrei essere a favore di questa iniziativa, anzi potrei dire di esserlo, se non fosse per le perplessità che mi inducono le varie norme che sembra verranno adottate; a mio parere alcune sono un po’ esagerate e danneggiano i giovani provenienti dalle periferie e che non sono cresciuti all’interno dei club. Sono comunque fiducioso per quello che sarà la crescita dei giovani, anche se qualche dubbio ancora ce l’ho.
Ha vissuto un anno in attesa, mentre la sua ultima esperienza in panchina è stata a Monopoli: ci racconta la stagione vissuta alla guida della compagine pugliese?
A Monopoli ho vissuto un anno esaltante, giocavamo con molti giovani, anche cinque o sei in campo dall’inizio; siamo partiti bene, eravamo in zona playoff nelle prime posizioni. Siamo stati bravi ad ottenere molti punti nel girone di andata, poi abbiamo sofferto un calo fisiologico e la società ha deciso di mandarmi via. Ho ripreso la squadra al penultimo posto e nelle ultime cinque partite siamo riusciti a fare i punti sufficienti per salvarci evitando i playout. Sono contento di quello che ho fatto a Monopoli, anche per i giovani che hanno avuto modo di esprimersi al meglio.
Il futuro di Diego Zanin: c’è già qualcosa di concreto all’orizzonte per la prossima stagione?
Ancora tutto tace, attendo che alcune situazioni si dipanino; sono reduce da un anno di stop che non mi aiuta ad avere la dovuta visibilità . L’importante è che le società sappiano che non sono rimasto fermo, ma ho viaggiato e mi sono tenuto aggiornato, seguendo allenamenti di varie squadre di categorie superiori e anche all’estero. Di certo ho una gran voglia di rimettermi in gioco, resto ad attendere alla finestra e vedere cosa succede; io non ho sponsor che mi spingono, per me parlano solo i risultati, e spero siano sufficienti per potermi rimettere in gioco nel prossimo campionato.
Commenti