Il “main purpose” della società è decisamente chiaro: risvegliare la passione della gente. La Reggina, negli anni, ha saputo entusiasmare, riunire migliaia e migliaia di persone sotto la stessa bandiera, supportandola e incitandola ad ogni latitudine. Quei tempi sembrano molto lontani, la Serie A è solo un ricordo remoto. La forza delle idee e la ricerca dell’identità “amaranto” vogliono riaccendere quella fiammella tra i tifosi.
“Capisco la sofferenza dei tifosi – dichiara Giuseppe Praticò, vicepresidente della Reggina, ai microfoni della Gazzetta del Sud – ma ci ripromettiamo di poter fare meglio nel campionato prossimo. Intanto vogliamo continuare e ovviamente migliorare il percorso intrapreso. Si sono fatti errori anche gravi, ma ricordo a tutti che solo chi opera non si sottrae agli errori. La futura Reggina me la immagino ancora diversa da quella che ha appena terminato il campionato. La vorrei sempre arrabbiata, capace di entusiasmare e di dare in ogni gara tutta se stessa. Una Reggina composta da calciatori saggi e altri giovani ma tutti capaci di regalarci gioco, spettacolo e possibilmente vittorie. E’ chiaro che non sarà facile. Ma coniugare risultato sportivo e sostenibilità economica è la ricetta vincente su cui puntare”.Â
Infine il collega Arnaldo Cambareri apre una breve parentesi sulla questione tecnica, definendo improbabile ma non impossibile una riconferma di Agenore Maurizi al timone della squadra.
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