Si sta parlando della prima in classifica, di una squadra che sino a tre settimane fa aveva in pugno il campionato e viaggiava a cifre da capogiro verso una promozione diretta. E proprio tre settimane fa il pensiero remoto di poter fare lo sgambetto al Lecce di mister Liverani sembrava solo un sogno irrealizzabile. Ventuno giorni dopo, però, stiamo a parlare di un collettivo in piena crisi, reduce da due pari e una sconfitta nelle ultime tre e che, qualora il distacco si mantenesse intatto fino al turno di riposo, potrebbe addirittura essere scavalcata in un colpo solo da Catania e Trapani.
Per la salvezza, complice il primo verdetto del campionato che condanna l’Akragas alla Serie D con cinque giornate d’anticipo, potrebbero mancare sei punti o qualcosina in meno. E’ per questo che un’eventuale vittoria con il Lecce (e lo diciamo con la consapevolezza che non sono queste le partite in cui fare bottino pieno) spianerebbe la strada alla Reggina, che nei restanti quattro incontri affronterebbe squadre sulla carte ben più abbordabili, compresa la già retrocessa Akragas. Acquisire la matematica certezza di mantenere la categoria, oggi, appare solo una formalità per gli amaranto…
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