Il primo posto è ancora realtà , ma il rischio che anche quest’anno si passi dalla cavalcata trionfale al flop, adesso è diventato maledettamente concreto. Due pareggi in casa con Andria e Siracusa, inframezzati dal ko di Caserta: il Lecce ha dilapidato il vantaggio su Catania e Trapani, entrambe le siciliane si trovano a due lunghezze dai salentini, ma allo stesso tempo con una partita in meno.
Ad analizzare il delicatissimo momento dei giallorossi è stato Matteo Bottazzo, giornalista di sololecce.it, intervenuto telefonicamente nella puntata odierna di Tutti Figli di Pianca. <Il calo è sotto gli occhi di tutti-ha esordito Bottazzo-, testimoniato dai numeri e da un evidente calo fisico, con quest’ultimo fattore che soprattutto nelle ultime uscite si è rivelato decisivo. Problema anche mentale? Si, può incidere anche la paura di fallire l’obiettivo promozione per la quinta volta consecutiva, ma sinceramente questo credo sia un aspetto secondario rispetto alla flessione atletica a cui accennavo prima>.
La piazza rumoreggia, sabato scorso a fine gara la Curva Nord ha pesantemente contestato i propri giocatori. <Oltre a rifiutare gli applausi della squadra, gli Ultras si sono recati nella zona dello stadio dalla quale escono i giocatori, per manifestare tutto il proprio disappunto: erano circa 250, visibilmente arrabbiati per un campionato che rischia di essere gettato alle ortiche. Io credo che sulla contestazione della Curva, abbia inciso la somma delle ultime due partite: il Lecce contro il Siracusa ha dominato, così come si evince chiaramente dalle immagini, ma nel turno precedente, a Caserta, ha avuto un black out grave ed inspiegabile, perdendo senza mai calciare in porta>.
Proprio la tifoseria leccese, secondo il collega, in momenti del genere assume il ruolo di “croce e delizia“. <Contro il Siracusa eravamo in dodicimila– prosegue-ed io mi rendo conto che una piazza del genere non possa sopportare altri campionati di C. Allo stesso modo però, va detto che a volte siamo un pò troppo catastrofici: dopotutto, la peggiore delle ipotesi sarebbe quella di disputare i playoff, con tutte le carte in regola per vincerli. Noi leccesi siamo strani, mi ricordo un anno quando vincemmo 4-3 in casa della Juve, ed alcuni, invece di pensare che avevamo fatto quattro gol a Torino e compiuto un’impresa storica, dicevano che bisognava sistemare la difesa, visti i tre gol incassati…>.
Nel mirino della critica, ultimamente, è finito anche mister Liverani. <Nelle ultime tre partite, qualcosina a livello tattico l’ha sbagliata pure lui. Ma la critica che personalmente credo gli vada mossa, è quella di aver fatto finire fuori lista Pacilli alla fine del mercato di gennaio (situazione causata dalla regola degli over, ndr). Pacilli è un ragazzo straordinario, non meritava questo trattamento e la decisione presa ai suoi danni ha finito con lo spaccare lo spogliatoio. In più, va detto che il ragazzo è stato escluso per far posto a Tabanelli, il quale sarà sicuramente un buon giocatore, ma non mi sembra un fuoriclasse in grado di spostare gli equilibri>.
A Reggio senza alternative, i giallorossi sono costretti a vincere. “Dobbiamo ancora giocare quattro partite, sono certo che se le vincessimo tutte e quattro vinceremmo il campionato. La Reggina è una buona squadra, considero Bianchimano uno dei migliori giovani della serie C. In questo momento tuttavia, il Lecce non può pensare a chi affronta, dovrebbe puntare al successo anche se affrontasse il Real Madrid…Insomma, Reggio Calabria rappresenta una tappa fondamentale“. Chiosa finale per Ciccio Cosenza, ex di turno insieme ad Armellino ed Antonio Marino. <Grande calciatore e vero uomo, che lotta su ogni pallone ed è pronto a sacrificarsi in tutte le zone del campo. Ciccio è uno dei simboli di questo Lecce, per risalire la china e centrare la B bisogna affidarsi ad uno come lui>.
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