La partita in programma sabato a Botricello ha per il Bocale ADMO dei significati profondi che vanno oltre i semplici tre punti. Il successo sul campo catanzarese sarebbe il dodicesimo consecutivo per Laface e i suoi, e li porterebbe lanciatissimi al big-match del turno successivo contro l’Africo.
Tuttavia in casa biancorossa è ben impressa nella memoria l’onta della clamorosa sconfitta del match di andata, unica casalinga fino a questo punto per Laurendi e compagni. Quando lo scorso 11 novembre i giallorossi ultimi in classifica con soli 4 punti in 9 partite giunsero al “Campoli”, chiunque avrebbe pensato ad una vittoria agevole del Bocale; Laface, per non rischiare, schierò quasi lo stesso undici che appena tre giorni prima aveva disputato una grande prova in Coppa Italia a Gallico, dimostrando di non sottovalutare l’avversario. Quel giorno però, la porta difesa da Nania sembrava stregata: numerose le palle-gol non sfruttate dai biancorossi, alcune clamorose, alle quali si aggiunsero anche le due traverse colpite da Gatto nel primo tempo e Foti nella ripresa. L’incubo raggiunse l’apice al 20′ della seconda frazione, quando un tiro sporco di Aracri dal limite terminò la propria corsa nell’angolo basso alla sinistra di Martino.
Da allora molto è cambiato tra i biancorossi, i quali hanno tatuato nelle loro menti quell’incontro come monito per non commettere più certi errori. La squadra scesa in campo quel giorno è per otto undicesimi la stessa di adesso; il problema in quel sabato di novembre non fu però negli uomini, bensì nello sviluppo di una partita nata male e finita peggio. Da quel giorno, ‘Botricello’ è parola ricorrente nello spogliatoio del Bocale, è un monito, un avvertimento. Ora per Laface e i suoi è arrivata l’ora per tentare di dimenticare quell’incubo, cosa che solo con i tre punti sabato potrà accadere.
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