I 90′ da giocare a Cutro potrebbero rappresentare l’ultima spiaggia per l’Aurora, alla disperata ricerca di punti per recuperare l’enorme ritardo accumulato in classifica. La squadra di Giovinazzo proverà a risollevare il morale di un ambiente caduto in depressione dopo la tennistica sconfitta nel derby contro la ReggioMediterranea, ma soprattutto dovrà cercare di tenere accesa la fiammella della speranza.
I biancoazzurri, attualmente penultimi a +4 sul fanalino di coda Luzzese, hanno 7 lunghezze di ritardo dall’Amantea terzultimo, un distacco non indifferente con sole 7 partite da giocare. Tuttavia, l’importanza del match di Cutro sta proprio nel distacco dalla compagine crotonese, attualmente quintultima, la quale sarebbe la possibile avversaria nei playout per l’Aurora; in realtà la differenza di punti tra le due, 14 lunghezze, sancirebbe la retrocessione di Favasuli e compagni senza neppure giocare lo spareggio.
Tenere accesa la fiammella significa vincere a Cutro e ridurre il margine per il momento a 11 punti, sempre tanti, ma con la consapevolezza di poter ancora riuscire in un’impresa difficile. Impresa che diverrebbe disperata in caso di pareggio o sconfitta, con un distacco immutato o aumentato e una partita in meno a disposizione per poter tentare il miracolo sportivo. Occorre una scossa per dare un senso al finale di campionato, per cambiare marcia dopo i soli 4 punti conquistati in 8 partite del girone di ritorno.
Contro il Cutro sarà l’ultima chiamata per un’Aurora alla quale brucia ancora il ricordo della sconfitta a tavolino dell’andata, giunta dopo aver festeggiato la prima vittoria in casa, una beffa da cancellare gettando il cuore oltre l’ostacolo e mettendo in campo tutto l’orgoglio possibile.
(Nell’immagine principale, tratta dalla fanpage Facebook del club, la formazione titolare dell’ultimo successo, lo scorso 11 febbraio contro l’Acri)
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