Secondo 0 a 0 casalingo consecutivo per la Reggina che, contro il Francavilla, ripete l’opaca prestazione di domenica scorsa con il Fondi e, se possibile, riesce anche a fare di peggio. Squadra amaranto priva di idee e vigore atletico, con il tecnico Maurizi incapace di scelte coraggiose per cambiare il corso della partita, quasi a voler sembrare accontentarsi del pareggio finale.
E’ Falou Samb la novità nell’undici titolare amaranto, il senegalese schierato al posto di Sparacello, affianca Bianchimano nel reparto offensivo. Nel 3-5-2 amaranto, Laezza ritrova posto a discapito di Auriletto che nonostante le buone prestazioni si accomoda in panchina. Speculare il modulo del Francavilla, con Maccarrone a guidare la difesa, Parigi e Partipilo tandem d’attacco.
Ai limiti “dell’inguardabile” la prima frazione non è un grande spettacolo per il pubblico del Granillo (che registra oggi il minimo stagionale di paganti 182, 31 ospiti, che sommati fanno un totale di 2.446 spettatori totali) e scorre via senza sussulti: contratta la Reggina, freneticamente predisposta al lancio lungo verso le torri d’attacco, più fluida la manovra pugliese che però produce solo un gran pericolo.
Laezza perde l’uomo sulla destra, provvidenziale la diagonale difensiva di Armeno che salva sulla linea di porta con Cucchietti battuto, anticipando l’accorrente Folorunsho pronto a segnare. E’ l’unica vera emozione di un primo tempo soporifero, con la Reggina che in attacco risulta non pervenuta e l’estremo difensore ospite Saloni, spettatore non pagante.
Nella ripresa, errori elementari a parte, la Reggina cerca di scuotersi, anche se la manovra non trova la qualità.
A Bianchimano resta strozzato l’urlo di gioia per la rete, giustamente annullata per posizione di fuorigioco, mentre due giri di lancette dopo finalmente la Reggina arriva al tiro. Giropalla lungo e articolato, velo di Bianchimano che favorisce Sparacello (entrato per un deludente Samb), il numero diciannove serve l’accorrente Armeno che appena entrato in area spara alle stelle il suo sinistro. E’ una Reggina che ci prova più con l’inerzia che con la costruzione ed il palleggio, Marino corre tanto e si sfianca presto, i due esterni incidono poco in termini offensivi. Maurizi non cambia e, quando tardivamente si decide, la formazione amaranto inizia a crescere: prima Sparacello è murato da Prestia, poi Fortunato calcia alto su suggerimento di Bianchimano. Infine Ferrani cerca gloria su azione di calcio d’angolo ma il suo colpo di testa è debole e non impensierisce il portiere Saloni.
Nemmeno i cinque minuti servono a regalare emozioni: la noia vince a mani basse, la Reggina continua si la sua serie di risultati utili consecutivi ma esce dal doppio impegno casalingo due punti e zero gol segnati. Lunedì prossimo a Cosenza, nel derby calabrese, servirà di più.
Molto, molto di più, in termini di coraggio, qualità ed agonismo, partendo dalle scelte della panchina, inerme oggi dinanzi ad una prestazione davvero sottotono.
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