Tempo di bilanci, di rendiconti. Il direttore dell’area tecnica Salvatore Basile, in una lunghissima conferenza stampa tenutasi al centro sportivo Sant’Agata, ha analizzato il calciomercato invernale riguardante la compagine dello Stretto.
Di seguito, la disamina di Basile inerente il mercato in entrata.
OBIETTIVI RAGGIUNTI-Dal mercato svincolati non penso arrivi nessuno. Perché Adriano (Mezavilla) ha rifiutato tutti i trasferimenti? Evidentemente a Reggio sta bene, ed ha ritenuto opportuno, avendo un contratto, di non spostarsi. E’ a disposizione dell’allenatore. Siamo riusciti a raggiungere tutti gli obiettivi che volevamo raggiungere. Non credo che abbiamo fatto una vera rivoluzione, basti pensare che a Matera c’erano quattro titolari diversi. Abbiamo fatto tanti movimenti, come fanno anche altre squadre, ed abbiamo costruito una rosa omogenea da mettere a disposizione del mister.Â
FRANCHI E SAMB SARANNO AMARANTO…Troppi sette-otto attaccanti in rosa? Non ne abbiamo sette-otto, ne abbiamo cinque. Ricordo l’infortunio di Jacopo Sciamanna, che per noi è stata una gravissima perdita: lo abbiamo sostituito con Samb. Poi abbiamo avuto l’opportunità con l’Olbia di fare lo scambio con Silenzi, e siamo stati molto contenti di accogliere Arras. Con i tre che avevamo, siamo a cinque. Franchi è un’operazione in ottica futura, diventerà un calciatore di nostra proprietà , così come Samb. Abbiamo resistito a parecchie tentazioni, in molti ci hanno chiestio Tulissi e Sparacello ma abbiamo ritenuto di non cambiare.Â
LA MEGLIO GIOVENTU’-Abbiamo in agenda un incontro con il procuratore di Marino, per rinnovare ulteriormente il contratto di due anni. Il calciatore lo abbiamo voluto a tutti i costi. Questo è il modo per programmare ed avere più forza contrattuale. Io non devo dimostrare niente a nessuno, devo solo dimostrare a me stesso di poter fare questo lavoro in armonia con chi mi paga. Sono un esecutore, mi ritengo orgoglioso di lavorare assieme a Mimmo Praticò. Stiamo cercando di crescere insieme. Per crescere ci vogliono i rapporti, ci vogliono un insieme di cose, non soltanto il vile denaro. Lavoriamo per una società importante, le grandi società sono contente di mandarci giocatori in una piazza del genere. A dimostrazione di come abbiamo lavorato, abbiamo giocatori della Roma, del Torino, dell’Atalanta, della Sampdoria, del Genoa e della Lazio, non di società qualunque. Speriamo che il campo ci dica che abbiamo fatto la strada giusta..
UN OCCHIO AL BILANCIO…Per quanto riguarda l’aspetto economico siamo andati in pari, anzi abbiamo risparmiato qualcosa. Abbiamo fatto delle altre valorizzazioni, siamo contenti perchè la società conta molto su questo. Nelle ultime due partite abbiamo giocato con quattro ’98 titolari, più Bianchimano che è un ’96 e Sparacello che è un ’95. Questi sono dati inconfutabili su come lavora la Reggina 1914. Abbiamo 25 giocatori e 16 under, siamo la squadra più giovane del girone.
ORGOGLIO CASTIGLIA, BRIVIDO CONDEMI-Gli obiettivi non sono cambiati, la Reggina si deve salvare all’ultima giornata e saremmo davvero contentissimi se ciò si verificasse all’ultima giornata. Abbiamo aumentato l’esperienza, siamo orgogliosi, insieme alla società , di aver fatto tornare Ivan Castiglia e di avergli dato anche la fascia di capitano. Il ragazzo voleva tornare a tutti i costi, ci ha dato una mano nell’esito della trattativa, anzi colgo l’occasione per ringraziarlo. Sono contento anche di Ferrani, che fa questa categoria da 12 anni ed era il capitano del Fano, così come i vari Giuffrida e Provenzano. Contenti anche per Condemi, ha voluto così fortemente questa maglia che a raccontarvelo ho i brividi; siamo felici di avergli restituito la maglia con cui è cresciuto., è un calciatore che ha potenzialità importanti. Vogliamo senso di appartenenza, non vogliamo gente che alza la mano e se ne va ma gente che combatte, e Marco è uno di questi. Credo che ne abbiamo guadagnato in personalità , senza contare che ci sono calciatori giovani come Armeno, che di personalità ne hanno già da vendere.
IL RIMPIANTO E L’ANEDDOTO…De Vito? E’ un ragazzo d’oro e ci tenevamo a riportalo qui da noi così come ci teneva lui a tornare, ma non ci sono stati i presupposti. Stavamo trattando Orlando, ma il Presidente si è ricordato di un episodio increscioso (maglia e sfottò verso il settore ospiti, durante e dopo Messina-Reggina di tre anni fa, ndr), ed insieme abbiamo deciso di non proseguire, per rispetto dei nostri tifosi.
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