E’ durato qualche ora, il “ritiro a tempo indeterminato” imposto dalla Reggina ai propri tesserati. Un allenamento leggero e poi tutti a casa, così come riportato dal collega Paolo Ficara sulle colonne de ildispaccio.it. Ci si rivede tra domani sera e martedì mattina (visto il caos interminabile, meglio non sbilanciarsi in previsioni), anche perché in casi del genere, a norma di regolamento, senza la propria volontà una squadra non può essere costretta a passare in ritiro il giorno di natale.
Arrivati a questo punto riavvolgiamo il “nastro del disastro”, per mettere ordine e cercare di ricostruire questo nuovo teatro dell’assurdo…
POST REGGINA-RENDE, SCATTA IL RITIRO.“Siamo in difficoltà , la situazione sta diventando grave. Abbiamo parlato con la squadra e andiamo in ritiro“. Così, in sala stampa, il coordinatore dell’area tecnica Salvatore Basile, a seguito dello 0-3 di Reggina-Rende (secondo consecutivo al Granillo, dopo quello rimediato ad opera della Sicula Leonzio). L’annuncio del direttore, qualche ora dopo trova il crisma dell’ufficialità dal club: dalle ore 21 di sabato 23 dicembre, al centro sportivo Sant’Agata, tutti i tesserati amaranto si ritroveranno in ritiro a tempo indeterminato.
IL RIFIUTO-Il colpo di scena, rimbalza da un capo all’altro della città intorno alle 22. I calciatori rifiutano il volere della società , preferendo passare il natale a casa con i propri cari e non al centro sportivo (nel caso di qualcuno, pare sia stato anche fatto notare che certe stanze della foresteria del Sant’Agata non si presentassero in condizioni ottimali)…Alcuni calciatori vengono visti in un noto locale della città , altri confermano indirettamente le notizie dei quotidiani online (vedil il “like” su facebook dato dal capitano, nell’articolo a cura dei colleghi di Sport Strill).
DIETROFRONT A TARDA NOTTE-Ammesso che ci sia ancora qualcosa da salvare, qualcuno ci prova. Società e calciatori sono protagonisti di un lungo confronto, ed alla fine gli amaranto, quando l’orologio segna da un bel pezzo le ore 3, arrivano al centro sportivo Sant’Agata, laddove trascorreranno qualche ora della notte.
RITIRO-LAMPO. Da  “ritiro a tempo indeterminato” a ritiro più veloce della storia, il passo è breve. Come detto all’inizio, dopo aver sostenuto una “classica” seduta di allenamento , la squadra nel momento in cui scriviamo non è più al Sant’Agata.. Rispetto a quanto comunicato da coordinatore dell’area tecnica e società dunque, l’unica novità in contrasto con la routine è rappresentata dal pernottamento di poche ore al centro sportivo.
Questa, la fredda cronaca. Fredda e triste, come la sensazione che in questo momento prova chi è costretto a raccontare (e siamo sicuri, anche a leggere), le vicende del finimondo Reggina.
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