Insieme a Franco Iacopino, è stato l’ospite d’eccezione della quarta serata di “Passa o tiempo e che fa“, lo show ideato e condotto da Alfredo Auspici e Giusva Branca. Ivan Franceschini, è uno di quelli che non hanno bisogno di molte presentazioni: più di 150 presenze in amaranto, cinque campionati di serie A ed uno di serie B vinto, testimoniano il peso specifico avuto dal classe ’76 in riva allo Stretto. Un “reggino d’adozione” che ha lavorato al Sant’Agata anche come tecnico, ricoprendo il ruolo di vice sia con Ciccio Cozza che con Karel Zeman.
Oltre ad aprire un glorioso album dei ricordi insieme ad Auspici e Branca, Franceschini ha parlato anche del presente e del recentissimo passato. <Ho visto la partita contro la Sicula Leonzio, al di là della brutta sconfitta devo dire che mi è dispiaciuto soprattutto vedere un Granillo così vuoto. Spero che la squadra riesca a riprendersi presto, e spero che la gente possa riavvicinarsi, perché per uno come me, che ha vissuto i tempi d’oro della serie A, è davvero triste vedere lo stadio deserto e senza tifo>.
Anche l’ex difensore, fa parte della lunghissima lista dei “non confermati” rispetto alla passata stagione. <Non entro nel merito della mia mancata conferma, né in quella di altre figure riguardanti lo staff tecnico e societario. Di una cosa però, sono convinto: al di là dei vari Franceschini, Martino, Zeman etc., se la Reggina avesse tenuto buona parte dei calciatori che componevano la rosa dello scorso anno, a quest’ora starebbe lottando per le prime posizioni. Ovviamente, dico questo senza nulla togliere a chi c’è adesso ed ai giocatori che sono stati scelti per la stagione in corso>.
Restando in tema, Franceschini ci tiene a chiarire un punto a lui molto caro. <Ho sentito dire che la squadra dello scorso anno si è salvata anche perché le sono stati garantiti premi salvezza, e questo mi ha dato molto fastidio, tant’è vero che l’ho detto di persona al Presidente, quando ci siamo incontrati questa estate. Credo che la Reggina lo scorso anno abbia ottenuto un risultato straordinario, figlio non dei premi salvezza, ma del cambio di modulo deciso a partire da gennaio>.
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