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Locri-Il derby della Locride si tinge di amaranto. Grazie alle reti di Ruggiero e Carbone, il Locri vince la partitissima contro il Siderno, volando da solo in testa alla classifica. Un successo pesantissimo e meritato (soprattutto per quanto si è visto nella ripresa) per gli uomini di Scorrano, al termine di un match che ha avuto come cornice il solito spettacolo da brividi, capace di caratterizzare una delle sfide più sentite ed affascinanti di tutto il panorama dilettantistico.
PUBBLICO DA CAPOGIRO--Scorrano cerca la strada dell’equilibrio, affidandosi al 3-5-1-1: Battista, Coluccio e Dascoli guidano le retrovie, mentre il duo Ruggiero-Guttà agisce sugli esterni e Libri si posiziona dietro l’unica punta, Iervasi. Galati dal canto suo, non rinuncia al tridente offensivo pur ritrovando Minici e Pizzoleo: l’obiettivo è quello di sfruttare la velocità di Ciccone, Akpan e del classe ’93 Mendy (solo panchina dunque, per l’ex Papaleo). Si gioca davanti ad un pubblico da capogiro, con quasi cinquemila spettatori (!) che gremiscono gli spalti: coreografie da una parte e dall’altra. Locri-Siderno vale il primato dell’Eccellenza calabrese, ma meriterebbe davvero palcoscenici superiori.
MENDY SPINA NEL FIANCO- L’avvio è di marca ospite. In apertura Mendy scalda i distinti occupati dai numerosissimi tifosi giunti da Siderno, ma Galluzzo risponde presente. E’ proprio Mendy, con la sua mobilità , a costituire il principale problema per il Locri. La catena di destra locale è molto più statica rispetto alle folate dell’attaccante di origini inglesi, il quale costringe agli straordinari Battista e Coluccio. A livello generale, il gioco palla a terra latita parecchio, sia per l’importanza della posta in palio che per le pessime condizioni del terreno del Comunale. Capite le difficoltà , i padroni di casa iniziano a provarci su palla inattiva. Lombardo impegna Stillitano con una punizione “velenosa”, subito dopo è Coluccio a cercare il sinistro vincente, ma la mira risulta imprecisa. Le emozioni relative alla prima frazione finiscono qui, anche perché fino al rientro negli spogliatoi i ventidue in campo si fanno notare più per il nervosismo che per le giocate.
RUGGIERO E CARBONE, IMPAZZISCE IL MURO AMARANTO- Nella ripresa, il Locri ha una marcia in più. Lo si capisce sin dai primi minuti, che vedono gli amaranto spingere alla ricerca del vantaggio. Al 54′ Coluccio e Dascoli staccano indisturbati su corner battuto da Lombardo, ma non riescono ad inquadrare la porta. Poi è Guttà a provare il gol della domenica, ma il suo tentativo è più coraggioso che efficace. Molto più pericoloso invece, il destro dalla trequarti di Libri, sul quale Stillitano si rifugia in corner con un’intervento a dire il vero tutt’altro che sicuro.
La pressione locrese cresce, al 62′ arriva la svolta. Dascoli buca per poco il traversone dalla destra di Battista, ma alle sue spalle Ruggiero è lesto ad anticipare Pizzoleo ed a battere Stillitano con un destro da pochi passi. Il “muro” dei supporters amaranto esplode di gioia, insieme a tutti i calciatori locali. Il Siderno prova a correre ai ripari, ma a poco servono gli ingressi di Spataro, Luciano e Teti: rispetto alla prima frazione i biancazzurri sembrano letteralmente evaporati. Nel Locri invece, arriva un ingresso che si rivelerà determinante: è quello di Carbone, che rileva un Iervasi fin lì ingabbiato a dovere dal pacchetto arretrato ospite. Lo stesso Carbone, mette il sigillo sul derby e scrive la parola fine: approfittando di una palla recuperata da Libri a centrocampo, l’ex bomber della Cittanovese vola verso la porta avversaria e brucia sul tempo Pizzoleo, per poi battere l’incolpevole Stillitano e far scatenare nuovamente i propri tifosi. Il Siderno prova a regalarsi qualche speranza allo scadere, ma il solito Mendy non riesce ad angolare il colpo di testa da due passi, finendo col regalare la sfera a Galluzzo. E’ l’ultima emozione, prima della grande festa amaranto.
*Foto presa dal web, RNP rimane a disposizione dell’eventuale autore che pretenda la citazione o la rimozione della stessa.
Giovanni Lupis
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