Arrivato in sordina, nel più totale silenzio. Atteso e finalmente ammirato solo dopo una dozzina – fra campionato e Coppa Italia- di partite. Stiamo parlando di Lorenzo Di Livio, uno degli elementi tecnicamente più dotati della compagine allestita in estate da Salvatore Basile. Determinato a portare a Reggio Calabria il talento scuola-Roma, nonostante la squalifica – arrivata appena sei giorni dopo il suo arrivo in Calabria – comminatagli per doping a metà luglio.
Il figlio d’arte ha lavorato pazientemente, nonostante la costrizione di poter star solo a guardare i compagni nei primi due mesi e mezzo di stagione. Al termine dello stop forzato, però, Maurizi ha deciso di concedergli subito una chance: maglia da titolare in una sfida delicata come quella col Catania. Una partita in cui Lorenzo ha fatto vedere piccoli sprazzi del proprio talento, senza però riuscire realmente ad incidere. Situazione che si è poi ripetuta anche nei match contro Casertana – con il trequartista subentrato a venti minuti dal termine – e Siracusa.
Ancora, dunque, ci si attende di vedere il vero Di Livio, che potrebbe rivelarsi una temibilissima arma in più nel proseguo della stagione. Man mano che, in pratica, crescerà il ritmo partita dell’ex Ternana. Il quale, dopo i mesi di stop, non vede l’ora di esser protagonista sul campo. Magari, proprio a partire da quello del Via del Mare…
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