Serenità , contezza dei propri mezzi e fame. La conferenza stampa della vigilia di una sfida tanto delicata, per la caratura dell’avversario, quanto affascinante, ha visto un Agenore Maurizi pienamente in linea con quella filosofia calcistica che abbiamo, ormai, iniziato ad apprezzare. Sorridente, nonostante la pressione per la partita di domani, contro una compagine -quella etnea- che probabilmente potrebbe stazionare nella metà sinistra della classifica anche in categoria superiore.
Una realtà non sufficiente a scalfire le certezze del tecnico amaranto, che finalmente -nonostante l’infortunio di Sciamanna- avrà l’imbarazzo della scelta. Per una Reggina sempre più consapevole dell’importanza dei propri mezzi e per nulla intenzionata -secondo le parole del tecnico di Colleferro- a lasciare l’iniziativa a chi, sul prato del Granillo, domani sera, sarà ospite.
Anche perchè, come ricordato dallo stesso Maurizi, la tanta qualità del Catania si può combattere con l’unità che contraddistingue l’ambiente amaranto -perlomeno quello relativo alla gestione prettamente sportiva. Ottenuta, e questo è un altro dei grossi meriti che vanno riconosciuti a Maurizi e Basile, grazie sia sul campo che fuori, allenamento dopo allenamento.Â
Quelli dai quali, e siamo in chiusura, l’ex allenatore della Lupa Roma pretende il massimo, sempre. Un approccio che, ad oggi, sta permettendo di cogliere frutti e che, nella prosecuzione della stagione, potrebbe permettere agli amaranto di regalare qualche bella soddisfazione alla tifoseria. Magari, già a partire da domani.
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