Cuori amaranto, unitevi. L’intervento di Vincenzo Onorato ai microfoni di Touring, per la puntata odierna di Tutti Figli di Pianca, si è trasformato subito in un vero e proprio appello alla tifoseria, in vista del sentitissimo incontro tra gli amaranto ed il Catania.
Anzitutto, l’attaccante della “Banda Scala” è tornato letteralmente sui suoi passi rispetto all’intervista rilasciata alla stessa emittente poco più di un mese fa, quando aveva dichiarato che “l’obiettivo salvezza non è da Reggina” (clicca qui). Una vera e propria retromarcia quella di Onorato, che stravolge il suo precedente pensiero ed esordisce così: “Voglio fare i complimenti al Presidente Praticò, perché attraverso un lavoro straordinario sta ottenendo risultati eccezionali e sta ottenendo il massimo. E’ una persona fantastica, un vero cuore amaranto, e mi auguro che i contrasti tra la società ed una parte della stampa vengano finalmente messi da parte, per il bene dell’ambiente e di tutta la tifoseria, che deve vivere di entusiasmo, anziché trovarsi in mezzo a polemiche. Colgo l’occasione per mandare un saluto anche al mio amico Piero Armenise, un altro uomo di calcio dai grandi valori che con il settore giovanile della Reggina ha ottenuto una partenza ottima“.
Venendo a Reggina-Catania, impossibile non aprire l’album dei ricordi. La mente va alla stagione 87/88, quando gli amaranto di Nevio Scala sconfissero gli etnei per 2-0, nell’ultimo impegno casalingo della stagione. Un successo che rimase nella storia, in quanto la Reggina dovette aspettare altri 19 lunghissimi anni prima di superare nuovamente i rossazzurri siciliani.  A chiudere i giochi, facendo esplodere il vecchio Comunale, fu proprio l’ex scugnizzo campano. “Ricordo ancora quella partita-prosegue Onorato-, così come ricordo una Curva pazzesca, da brividi. Stavamo vincendo 1-0 con il gol di Lunerti, a pochi minuti dalla fine coronai un’azione bellissima facendo il cucchiaio al portiere del Catania. Altro che Totti, il cucchiaio l’ho inventato io (ride, ndr). La palla che entra in rete, l’esultanza sotto la Sud (vedi foto), la serie B conquistata da lì a poco nello spareggio di Perugia: emozioni che porto dentro di me, come se fosse ieri. Non so se quello fu il gol più spettacolare in amaranto, diciamo che se la gioca con uno che segnai al Francavilla qualche settimana prima, controllando un rinvio di Mauro Rosin direttamente dalla nostra porta, prima di battere a rete e superare il portiere…“.
Infine, l’appello a città e squadra. “Sabato sarei dovuto venire a Reggio ed assistere direttamente a questa partita, purtroppo devo rinunciare per motivi di lavoro. Invito il popolo reggino a recarsi in massa al Granillo, per sostenere i ragazzi e spingerli ad un risultato importante: sono convinto che la gente di Reggio farà la differenza, proprio come l’ha fatta ai tempi in cui ho avuto l’onore di giocare con la maglia amaranto. Ripeto, bisogna remare tutti in un’unica direzione: tifosi, squadra, società e stampa. Reggio Calabria mi ha dato le emozioni più grandi della mia carriera, pur simpatizzando per il Napoli la vera squadra per cui tifo rimane la Reggina. Ai calciatori che scenderanno in campo, dico di dare il massimo per sé stessi e per i tifosi che li spingeranno: questi ragazzi hanno qualità e possono scrivere un’altra pagina di storia- conclude- perché la storia non la cancella nessuno...”.
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