“Abbiamo iniziato il nostro percorso con un’idea precisa di gioco in mente. Dobbiamo dimostrare, ovviamente, che quest’idea non si è smarrita”.Â
È stato chiarissimo, nella conferenza stampa di presentazione, Agenore Maurizi. Contro l’Andria, il suo obiettivo, per nulla celato da frasi di circostanza, è tornare alla vittoria. Riprendendosi, sul campo, quell’identità di gioco che aveva piacevolmente colpito un pò tutti a queste latitudini.
Una filosofia tattica azzoppata -è proprio il caso di dirlo- dall’ecatombe di infortuni piovuta sul reparto offensivo dell’ex tecnico della Lupa Roma. In principio fu Bianchimano, fermo quasi 40 giorni, poi Tulissi ed infine, alla vigilia della sfida di Trapani, Sciamanna. Che, comunque, accusava problemi già dal vittorioso pomeriggio di Fondi. Una matassa con cui Maurizi ha dovuto combattere, riuscendo a portare a casa una buona dote di punti in relazione agli obiettivi societari.
Contro la Fidelis Andria, domani pomeriggio, Maurizi pare orientato a schierare, quello che a conti fatti pare essere il vero undici titolare della Reggina versione 2017/2018. Che non vogliamo analizzare sotto il punto di vista qualitativo -giudice ultimo è sempre il rettangolo verde- , bensì evidenziarne l’assetto offensivo che lo caratterizza.Â
Detto che la difesa dovrebbe essere composta da Gatti e Di Filippo con Laezza e Solerio -uno che non disdegna le scorribande nella metà campo altrui- terzini, il centrocampo vedrà agire Mezavilla da play basso e, ai suoi lati, De Francesco e Porcino. Due che, lo sappiamo bene, hanno nel sangue la verticalizzazione e le capacità d’inserimento fra le linee e che, non a caso, con le varie assenze sono stati impiegati rispettivamente da trequartista e seconda punta nel 4-3-1-2 mauriziano.
Davanti, invece, possibilità concreta di rivedere il terzetto formato da Tulissi, Bianchimano e Sciamanna, con l’ex Atalantino alle spalle dei numeri 20 e 21. Uno schieramento visto soltanto una volta in stagione, contro il Catanzaro, in quella che, probabilmente, è la miglior partita stagionale fin qui della Maurizi-band.
Insomma, si va verso una formazione alquanto offensiva che rappresenta alla perfezione le intenzioni del mister del sodalizio dello Stretto. Il quale sente, probabilmente a ragione, di avere un piccolo credito con la sorte, visti i tanti guai occorsi ai suoi calciatori e vuole riprendere il cammino interrotto dalle due sconfitte, meritate sul campo ma condizionate dai tanti assenti, contro Cosenza e Trapani.  Fidelis, dunque, in Agenore.
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