Tre vittorie di fila contro diretti concorrenti, svolta in classifica e traguardo salvezza più vicino per la Reggina, che domani sarà di scena a Foggia, città che il tecnico amaranto conosce bene: in terra pugliese, il padre Zdenek diede vita a “Zemanlandia”.
Ancora qualche punto per la matematica a quattro giornate dal termine, ma Botta e compagni vogliono provarci. Il collega Cristofaro Zuccalà di Gazzetta del Sud fa il punto dopo la conferenza stampa di ieri: “Ci stiamo preparando – ha detto Karel Zeman – come facciamo sempre. Sappiamo di dovere incontrare la squadra più forte del campionato e, quindi, di dover sostenere una prova più ardua di qualsiasi altra. Ma sappiamo anche che nel calcio non c’è nulla di scontato, che dovremo onorare la maglia e, possibilmente, cercare di fare risultato. Ci attende una bolgia? Sia per me che per molti altri, in uno stadio tutto pieno sarà l’occasione più importante mai vissuta a livello di pubblico. E’ chiaro che siamo intenzionati a fare del nostro meglio. Una sfida così dà notevoli motivazioni”.
Poi ci si sposta sui motivi del recente periodo di forma a livello di risultati e prestazioni, a dispetto di momenti più bui: “Quando i risultati non sorridono – prosegue il tecnico – spesso non si viene creduti. È notorio che la preparazione atletica è fondamentale nel calcio come in ogni sport. Quello che non abbiamo potuto fare durante il girone di andata, perché quasi tutti i calciatori erano arrivati all’ultimo giorno di mercato, l’abbiamo realizzato invece al ritorno. Abbiamo scelto, in effetti, di continuare con la stessa rosa, per cui abbiamo raccolto i risultati proprio in virtù dell’avere analizzato che si doveva andare un po’ più forte soprattutto nel finale di stagione. Un po’ è stato questo, cioè frutto del mio lavoro, ma molto è stato frutto anche dell’atteggiamento altrui perché si può impartire qualcosa però, se non viene recepita, non porta a nulla. Quindi ha inciso la buona volontà del gruppo, che magari faceva fatica a seguire tutto nel girone di andata e nel ritorno ha compreso che doveva dare di più. Una svolta che mi ha reso la vita più semplice. Sapevo, vivendo lo spogliatoio tutti i giorni, che la squadra avrebbe vinto se ci fosse stata di più con la testa e con i comportamenti. Oggi la Reggina si dimostra una signora squadra”.
Commenti