Si è da poco concluso il match salvezza tra Reggina e Catanzaro. Post partita live direttamente dalla sala stampa del Granillo, leggi le parole dei protagonisti.
Alessandro Erra (allenatore Catanzaro)- “Il primo tempo abbiamo fatto bene, tirando tante volte e concedendo poco. Abbiamo fatto una buona prestazione a mio avviso, peccato per il risultato perchè non abbiamo subito quasi nulla, la sconfitta a mio avviso non c’era. Reazione poco lucida dopo il gol loro? E’ vero, ma è anche vero che loro hanno cercato sempre di perdere tempo e c’è stato un gioco spezzettato. Il problema è che arriviamo tante volte in area ma concretizziamo poco, nel primo tempo abbiamo crossato almeno dieci volte pur non essendo pericolosi. Daremo tutto fino all’ultimo minuto dell’ultima partita, e poi ci prenderemo quello che ci toccherà . C’è grande amarezza, a mio avviso per quello che ha espresso il terreno di gioco potevamo fare risultato”.
Mattia Maita (centrocampista Catanzaro): “Poco da dire, non potrei dire niente ai miei compagni. Era un campo difficile ma abbiamo dimostrato di non essere da retrocessione. Abbiamo giocato una buona partita, dobbiamo pensare subito alla prossima. A parte la rabbia finale, è stata una gara abbastanza tranquilla quella di oggi. Non voglio tirar fuori alibi perché non servono a nulla, abbiamo perso e basta”.
Karel Zeman (allenatore Reggina): “In queste tre partite speravamo di fare tanti punti, forse nessuno se ne aspettava nove. Sapevamo che dal punto di vista atletico avremmo sofferto di più nel girone d’andata perché molti sono arrivati a campionato iniziato e invece a gennaio c’è stata la pausa necessaria a livellare tutta la rosa. Coralli ha sentito tirare e spero non sia stato più di uno stiramento. Il primo tempo è stato equilibrato, noi abbiamo messo in campo le nostre armi e soprattutto la freschezza atletica è quella che ci avvantaggiato ultimamente, nell’ultimo quarto d’ora si è vista meno. Ringrazio il pubblico, buona parte del successo è per loro e loro. E voglio invitare tutti a contribuire, domani, alla causa di Sissy che tutti speriamo si possa risvegliare un giorno”.
Roberto Sabato (difensore Catanzaro): “Anche oggi abbiamo pagato a caro prezzo gli errori. A contare sono i fatti, è mancata un po’ di furbizia in più rispetto a loro. Abbiamo creato tanto con i cross, non sfruttandoli, e facciamo fatica negli ultimi metri. Facciamo girare palla lentamente. Il gol subito ci ha tagliato le gambe, poi c’è stata la traversa che ha portato al gol regolare, non convalidato. Visti i risultati delle altre partite, per fortuna, ancora si può sperare, nonostante siano stati falliti da parte nostra i bonus contro dirette concorrenti. Dobbiamo crederci finché è possibile. Rispetto ad altre gare oggi abbiamo cercato di più la soluzione personale, avevo l’impressione che potessimo colpire da un momento all’altro, vedevo gli avversari in difficoltà . Ma alla fine hanno colpito loro”.
Stefano Botta (centrocampista Reggina): “Tre vittorie in una settimana onestamente non erano preventivate, siamo vicini alla salvezza ma è ancora presto, qualche punto ancora manca. Adesso bisogna rimanere lucidi, nelle ultime quattro ci aspetta il colpo finale. Questa salvezza per noi vale tanto. Con un pubblico così, difficilmente in casa sbagliamo. Il Catanzaro ha fatto una buona gara ed ha buoni giocatori. Sapevo, oggi, che chi sarebbe passato avrebbe avuto maggiori vantaggi, è sempre più semplice difendersi e siamo stati bravi a farci trovare pronti. Noi lo abbiamo fatto in questo momento importante. Non so cosa sia successo a fine partita, magari la posta in palio di questo derby avrà inciso. Dispiace per loro, ma per noi oggi contava solo vincere. Abbiamo vissuto un periodo di difficoltà , è innegabile, ma ora abbiamo trovato una quadratura grazie anche al nuovo modulo, e credo che si sia visto anche in campo”.
Andrea Sala (portiere Reggina)- “Non so se quello del Catanzaro era gol o no, non sono riuscito a vedere se la palla era era entrata ma l’arbitro ha visto bene (sorride, ndr). Incertezze passate? Sono un portiere giovane che deve crescere e giocare, alla Ternana non è che avessi fatto trenta partite. Fino ad oggi ho fatto qualcosa di buono e qualcos’altro di meno buono, succede a tutti i portieri giovani che vogliono crescere, gli alti e bassi sono normali. Il cambio di modulo ha portato buoni risultati, i numeri dicono che  subiamo molto meno, ma la mia sicurezza non nasce dai cambi di modulo, mi trovo bene sia con la difesa a quattro che con quella a tre”.
Jevrem Kosnic (difensore Reggina): “Speravo, da quando ho iniziato, di segnare. Ma l’importante oggi era innanzitutto vincere. Il pubblico ci ha dato una grande carica, siamo sulla strada giusta anche grazie a loro. Abbiamo fatto bene dietro, tenendo bene la linea e rimanendo alti. E’ la seconda gara di fila che non subiamo gol. Adesso c’è il Foggia, andiamo lì senza paura anche se giocano il miglior calcio del girone. Nel ritorno sono stati conseguiti ottimi risultati. Peccato per il black out nel mese di novembre, ma capita anche a squadre più attrezzate. Dopo quanto successo a Caserta, in cui tra l’altro non ho fatto nulla, preferisco stare fuori da certe situazioni tese, anche perché sono straniero e mi prendono di mira. Oggi ci giovavamo la vita, non era facile reggere la pressione. Dediche? Alla mia famiglia ed ai tifosi, è bellissimo giocare con un tifo così. Oggi abbiamo dimostrato di avere gli attributi (espressione più colorita, ndr), servono sempre, nella vita come nel calcio”.
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