Partiamo dai numeri, sempre importanti nel gioco del calcio, nonostante a volte finiscano col risultare aridi. Partiamo, inoltre dalle tre cifre del “nuovo” schieramento tattico della Reggina, quel 3-5-2 di mazzarriana memoria, volendo risvegliare l’attenzione di qualche nostalgico tifoso amaranto.
Uno schieramento tattico portato ad alti livelli, nel mondo, da Antonio Conte, ma che a Reggio Calabria è stato per diversi anni il vestito preferito della squadra amaranto, dai tempi della Serie A a quelli della Lega Pro attuale. Da Mazzarri, come detto, a Gianluca Atzori, passando per l’odierno Karel Zeman, il cui papà ZdenÄ›k probabilmente non vedrà di buon occhio, vista la tradizione familiare, l’operato della prole. Poco male, comunque, perché la squadra amaranto, nelle cinque occasioni in cui ha giocato con tale schieramento ha ottenuto ben otto punti, frutto di due vittorie, due pareggi ed una sola sconfitta. Va considerato, inoltre,  che si è giocato solo, ad eccezione del Melfi, con squadre in lotta per i playoff: il bilancio, quindi,  non può che risultare estremamente positivo, almeno a nostro parere.
Comunque, con il 3-5-2 si è fatto meglio, e qui ritiriamo fuori i numeri al fine di dare un giudizio completamente oggettivo, rispetto a quel 4-3-3 che per ventotto giornate è stato diktat imprescindibile dalle parti del Sant’Agata. 0,86 punti a partita, infatti, sono arrivati col modulo reso famoso dal padre dell’attuale mister della Reggina. Media che praticamente è stata raddoppiata col passaggio al 3-5-2, attestandosi a 1,6 per gara. Un dato, sicuramente, da piazzamento playoff ma che non basta ancora alla squadra amaranto per tirarsi fuori dalla zona play-out.
Non è comunque, quella legata al modulo, una questione prettamente statistica o legata ai risultati. Per quanto possa sembrare strano, l’impressione è che a trarre giovamento dal cambio modulo, sia stato anche il gioco della squadra amaranto, la quale sembra aver trovato un equilibrio migliore sia a livello difensivo, seppur restino comunque troppe le reti subite, ma soprattutto a livello offensivo. Nelle sfide con Melfi e Casertana, in particolare, gli amaranto hanno dimostrato di riuscire ad andare al tiro con rinnovata regolarità , col il risultato di essere decisamente più pericolosi dalle parti dei portieri avversari.
Pare proprio, dunque, che Zeman abbia definitivamente il modulo perfetto per la sua squadra. Magari, se tale accorgimento tattico fosse stato adottato qualche tempo prima, staremmo parlando di una stagione sensibilmente diversa. In ogni caso, ben vengano i miglioramenti, anche se un po’ tardivi, trovati dall’ex tecnico dell’Albano: la cosa più importante, al momento, resta solo e soltanto la salvezza della Reggina, a prescindere dal modulo con cui si schiera…
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