Cinque vittorie su cinque: un dato che non lascia spazio ad interpretazioni. La totalità , infatti, dei successi stagionali, cinque appunto, peggior dato dell’intera Lega Pro, della Reggina di Karel Zeman è giunta in occasione delle partite disputate sul terreno amico dello stadio “Oreste Granillo”. Una curiosità sicuramente figlia di un diverso atteggiamento tattico sia in Coralli e compagni che negli avversari. Ma non solo.
Spesso, infatti, si definisce il pubblico come il dodicesimo uomo in campo. Chiariamo fin da subito, che nonostante l’encomiabile sostegno di quello che ormai si può identificare come lo zoccolo duro, durissimo, del tifo amaranto, il quale continua ad andare avanti nonostante le tante avversità , come non ci sia, logicamente, neanche lontanamente il seguito dei tempi della Serie A, quando il Granillo diveniva un vero inferno.
Scavando, comunque, in profondità nei vari dati inerenti la media spettatori, risulta come la Reggina sia la quinta squadra del girone C di Lega Pro sia per numero di spettatori totali, con circa 59mila unità , che per quanto riguarda la media per partita, con il dato che si attesta a  poco meno che 4000.
Inutile dire che siano numeri già importantissimi per la categoria. Ma, comparati con le rivali dirette per la salvezza, quali Melfi, Akragas, Vibonese,  Catanzaro, Monopoli e Taranto, diventano davvero impietosi: soltanto gli ionici competono e superano il club dello Stretto in questa particolare graduatoria.  Poi, però,  un vero e proprio abisso, con il Catanzaro davanti a tutte le altre ma con un gap di oltre 2mila spettatori per partita in meno rispetto ad amaranto e pugliesi.
Naturale, dunque, pensare come in questo delicatissimo finale di stagione, ricco di insidie, la Reggina abbia bisogno del suo pubblico, il cui supporto, lo ribadiamo, potrebbe, anche numeri alla mano, risultare decisivo…
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