Carella (Allenatore ReggioMediterranea): “Non avevamo alternative quest’oggi alla vittoria, contro una buona squadra, confermatasi tale sul campo, non regalandoci nulla com’è giusto che sia. Tuttavia, ad un primo tempo nel quale i ragazzi hanno applicato bene quanto provato in settimana, evidenziando grinta e massima concentrazione in ogni reparto e soprattutto la capacità  di creare e concludere più volte verso la porta avversaria, magari facendo qualche altro gol rispetto alle due marcature, ha fatto da contraltare una ripresa disputata in maniera poco soddisfacente, complice forse una certa rilassatezza legata al doppio vantaggio maturato dopo i primi 45′. Pur non rischiando nulla nel reparto arretrato, al di la dell’episodio piuttosto dubbio relativo alla concessione del penalty all’Acri, abbiamo tirato i remi in barca, quando invece avremmo potuto chiuderla anzitempo, sfruttando a dovere alcune interessanti situazioni. L’affermazione odierna, peraltro, rafforza in noi il convincimento di poterci salvare anche senza la coda dei play out, ragion per cui tenteremo di cogliere il massimo dagli ultimi 270′, a cominciare dalla trasferta a Cittanova”.
Galeano (Allenatore Acri): “Sul piano motivazionale sapevamo che la ReggioMediterranea ne avrebbe avute in misura superiore, causa specifiche esigenze di classifica, aspetto questo manifestatosi nettamente nel primo tempo, dove siamo partiti troppo contratti lasciando spazio agli avversari, abili nel colpire per mettere la sfida in discesa. Nell’intervallo, apportando anche determinati accorgimenti tecnici e inserendo dopo forze fresche, ritengo che abbiamo ripreso a giocare come sappiamo, accorciando le distanze su un rigore, secondo me, che l’arbitro ha fatto bene a fischiare, essendo stato bravo Montagnese sul lancio lungo a frapporsi al difensore il quale non ha potuto fare altro che placcarlo fallosamente. Alla fine credo che potevamo anche raddrizzarla in toto questa partita, centrando un pari che non avrebbe certo fatto gridare allo scandalo- Tuttavia adesso ci concentriamo sul match contro lo Scalea facendo esordire qualche giovane di belle speranze, nella prospettiva di toglierci ulteriori soddisfazioni da qui a fine aprile e tenendo anche conto del livello ottimale cui è pervenuto l’Acri, passato dal terz’ultimo posto, quando sono arrivato alla conduzione tecnica, al ruolo di quinta forza del torneo”.
Pasquale Imbalzano
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