Oltre al numero uno amaranto, Mimmo Praticò, ospite della chiacchierata con Pasquale Romano (diretta Facebook di City Now) è stato il calciatore Toti Porcino, una delle piacevoli note liete della compagine di Zeman. Ecco le sue parole:
RICORDI – “Primo ricordo è legato alla promozione in A del ’99, entrammo in campo a fine partita. Il ricordo più bello è il gol di Barreto davanti a 30 mila persone in un Reggina-Empoli di tanti anni fa”.
LA CHIAMATA DELLA REGGINA –“Avevo qualche proposta questa estate, ma con la chiamata della Reggina non ho preso in considerazione più nessun’altra offerta. A pensare al gol contro il Messina mi vengono ancora i brividi, anche gli altri ragazzi hanno capito cosa significasse per noi quella gara. Contento del prossimo traguardo delle 100 presenze. Mi hanno insegnato che attraverso il lavoro si raggiungono i risultati, la mia caratteristica principale è la corsa. La mia generazione è stata abituata a vedere la Reggina fronteggiare con le big del calcio italiano, già la B è stato un dispiacere, ma la squadra amaranto si ama a prescindere dalla categoria”.
RIFERIMENTI – “Il mio punto di riferimento in amaranto? Quando mi allenavo con la prima squadra ammiravo molto Rizzato, una persona fantastica. Tra i top player, invece, stimo molto Evra, anche se ora gioco più avanti” (ride, ndr). A chi dico grazie? Al primo mister, Posillipo, è stato lui a spostarmi da attaccante a difensore, adesso sono tornato più avanti”.
L’INTUIZIONE – A tal proposito, di questo spostamento inizialmente non ero convinto, ma adesso dico che il mister c’ha azzeccato e lo ringrazio. Penso di trovarmi meglio in questo ruolo, posso esaltare di più le mie qualità ”.
RIGORE MANCATOÂ – “Non c’ho capito molto, ma rivedendo le immagini penso ci sia il rigore su di me contro il Monopoli”.
MISTER ZEMAN – “E’ molto preparato, cultore del lavoro e aperto al confronto. Un “difetto”, ma buono, è che ci massacra, fisicamente parlando” (ride, ndr).
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