Grazie ad un suo gol su calcio di rigore, nel campionato 96/97, la Reggina sconfisse il Cosenza e diede inizio ad una incredibile serie di vittorie (sette tra campionato e Coppa Italia) a danno dei cugini rossoblù. Davide Dionigi è stato ospite della puntata odierna di Tutti Figli di Pianca, inevitabile tornare nuovamente su quei derby passati alla storia.
“Un calcio che forse non tornerà mai più- dichiara ‘Re Davide’ ai microfoni di Touring-, anche se bisogna fare di tutto per tornare a coinvolgere il popolo, la gente. Del derby vinto grazie al mio gol ricordo anche i dettagli, ancora oggi conservo le foto sia della partita che della Curva Nord, compresa quella dello striscione che gli Ultras mi dedicarono prima della partita (Gloria a te DIO-nigi, ndr). Mi presi una bella responsabilità andando sul dischetto, vincendo quella sfida avremmo ipotecato la salvezza e spinto il Cosenza verso la retrocessione. Come ho già spiegato altre volte, dopo aver spiazzato il portiere esultai mimando l’aeroplanino proprio vicino la loro panchina, in polemica verso Scoglio, il quale l’anno prima mi aveva allenato al Torino, senza darmi spazio. Con lo stesso Scoglio abbiamo avuto la possibilità di chiarire tutto a Napoli, subito dopo la mia seconda esperienza a Reggio: ci bastarono pochi minuti per capire che entrambi avevamo le nostre ragioni e per risolvere tutto con un abbraccio, a distanza di anni mi ritengo fortunato ad aver fatto pace con una persona eccezionale che manca a tutti, e di aver segnato parecchi gol in quel Napoli da lui allenato”.
Altro giro, altra corsa, altra vittoria sul Cosenza. Questa volta il campionato è datato 2001/2002, la Reggina espugna il San Vito grazie a Bogdani e lancia un segnale importantissimo verso l’immediato ritorno in serie A. “Erjon era entrato nel finale proprio al posto mio, ricordo ancora l’esplosione di gioia dei nostri tantissimi tifosi. Dopo la partita, venimmo a conoscenza del fatto che il gol con cui espugnammo Cosenza arrivò pochi secondi dopo lo striscione di sfottò dei tifosi di casa, i quali inneggiavano a Cossato ed allo spareggio perso dalla Reggina contro il Verona: un particolare che diede ancora più gusto a quella vittoria…“.
Tantissimi i messaggi che arrivano in studio, uno di questi ricorda a Dionigi il suo gol contro il Como, che aprì le danze verso la prima vittoria di quel campionato che alla fine valse la seconda serie A. “Era la seconda giornata, avevamo cominciato col piede sbagliato perdendo ad Ancona e successivamente anche in Coppa Italia, a Modena. Ricordo che in settimana Foti chiamò me e Savoldi, che ancora non avevamo trovato i giusti automatismi, per spronarci a fare di più. La partita con il Como non era cominciata benissimo, anzi le prime occasioni le avevano avute loro. Poi arrivò il mio gol, che a dire il vero fu molto fortunato in quanto la palla mi sbatté sullo stinco ed entrò in porta:  da quel momento ci scatenammo, visto che alla fine vincemmo 4-1 con una doppietta mia ed una di Gianluca“.
Prima di decidere per la soluzione interna targata De Angelis, dopo l’esonero di Roselli il Cosenza pensò ad una serie di nomi. Tra questi, anche quello di Davide Dionigi. “Si, confermo che a dicembre ci sono stati dei contatti con il Cosenza, ma poi hanno scelto di continuare con l’attuale mister. Sarebbe stato davvero stranissimo giocare un derby contro la Reggina, non so che effetto mi avrebbe fatto. Al di là di questo, ci sono dei momenti in cui la carriera ti può portare a fare delle scelte che magari possono dare fastidio alla tifoseria che ti ha visto per anni con i propri colori, ma di sicuro l’amore per Reggio e per la Reggina non verranno mai meno, e non sarebbero venuti meno neanche se mi fossi seduto sulla panchina del Cosenza”.
I rossoblù lunedì sera partono favoriti, ma gli amaranto possono farcela. “L’ho già detto ad inizio stagione e lo confermo ora, il Cosenza è una delle migliori squadre di questo girone. Hanno individualità importanti, sono stati costruiti per i playoff e di certo stanno rispettando le promesse della vigilia. La Reggina per fare risultato dovrà sbagliare pochissimo, facendosi trovare pronta sia sul piano del gioco che del temperamento. Se ci mettono la personalità mostrata soprattutto nella prima parte del campionato, i ragazzi di Zeman possono compiere l’impresa, fermo restando che un derby e sempre un derby, e sfugge a qualsiasi tipo di pronostico. Ovviamente, mi auguro che questo derby sorrida ai colori amaranto”.
Con la Reggina nessun addio, ma solo un arrivederci. “L’avventura da allenatore a Reggio mi ha lasciato l’amaro in bocca, sono certo che ci saremmo salvati anche con me alla guida della squadra e che col tempo sarebbero arrivati risultati importanti. In ogni caso è inutile tornare su quello che è stato un passato poco fortunato, si vede che doveva andare in quel modo. Così come vi ho detto il giorno in cui la Reggina è stata ripescata in Lega Pro, sento che un giorno tornerò a sedermi su quella panchina, e finirò il lavoro iniziato qualche anno fa…“.
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