Una vittoria importante, per la classifica ed il morale. Ora la Reggina si appresta a sfidare un’altra siciliana, ma l’impegno è un po’ più complesso visto che sulla strada degli amaranto c’è il Catania, peraltro in trasferta.
Sulla gara di sabato scorso e sulla prossima ha parlato mister Karel Zeman, intervistato dal collega di Gazzetta del Sud Cristofaro Zuccalà: “Il successo sull’Akragas – ha esordito – è stato un segnale importante perché per la prima volta, dopo due mesi, ci siamo riaffacciati nella zona che, ad oggi, non significherebbe retrocessione o playout. Adesso dobbiamo cercare di rimanerci. Nel primo tempo siamo stati superiori in tutto e, rispetto ad altre volte, siamo riusciti a concretizzare due delle quattro più incisive occasioni create. Vale a dire la metà. Questa cifra è stata sufficiente a farci conquistare i tre punti. Differenza notevole”.
Adesso, come detto, c’è la sfida del Massimino: “Gli etnei – ha proseguito il tecnico amaranto – in casa hanno vinto quasi sempre, mentre noi fuori non abbiamo mai conquistato l’intera posta. Stando alle statistiche, dunque, tutto sembrerebbe scritto. Invece sul campo dobbiamo ribadire di essere vivi e capaci di lottare com’è nelle nostre corde”.
“Che squadra è quella rossoblù? Ha personalità e una buona caratura. Aveva un’identità che ha modificato qualche partita fa. È passato dal 4-3-3 al 3-5-2. I risultati per ora non stanno dando ragione al nuovo modulo, però è sempre un complesso di rispetto. Fra tutti spicca Mazzarani che ha firmato il pari nel posticipo con il Fondi e ha segnato sei reti in poco più di dieci partite. Si vede che è di un’altra categoria. Dobbiamo stare attenti soprattutto a lui”.
In casa Reggina, invece, “Il morale è buono, noto tra i ragazzi qualche sorriso in più. Speriamo che resti alta anche la concentrazione. Il nostro approccio al “Massimino” deriverà dalle ultime 24 ore. Oltre a Bangu, mancherà lo squalificato Kosnic, mentre torna Botta“.
Un’ultima battuta, ma importante, è relativa al mercato: “Una strategia interna c’è stata. Evidentemente – ha concluso Zeman – non siamo primi in classifica, quindi siamo migliorabili in ogni reparto. Però c’è anche da considerare la dimensione della Reggina. Già il fatto di avere opposto un rifiuto alla cessione di alcuni dei nostri, penso sia stato un segnale significativo lanciato dalla società. Poi se ci dovessero essere delle occasioni last minute le accoglieremo. Ci aspetta un girone di ritorno molto intenso e solo sulla carta agevole in casa. Nel calcio non si può mai dire, ecco quindi che ci sarà tanto da lottare. Dentro e fuori”.
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