Urgono rinforzi, ma la situazione non si sbloccherà prima del 15 gennaio. Così la Gazzetta del Sud oggi in edicola fa il punto in casa amaranto.
“E’ notorio che il presidente Praticò è stato ad oggi l’unico a versare davanti al notaio denaro fresco per l’aumento del capitale sociale. La cosiddetta minoranza (la famiglia Praticò detiene il 51% delle quote) non lo ha ancora fatto ma ha tempo fino al 15 gennaio per onorare i propri impegni”, si legge nell’edizione odierna del quotidiano, che aggiunge, “alcuni rappresentanti del direttivo hanno già anticipato informalmente che saranno presenti alla data prestabilita”.
Perché l’aumento di capitale è necessario? E’ presto detto e la Gazzetta del Sud riporta una, “versione ufficiale”.
“Serve per regolare l’andamento gestionale fino a giugno. Tradotto: pagamento degli stipendi dei calciatori, spese generali, trasferte comprese, e quant’altro sia indispensabile per non finire nell’imbuto di una rischiosa sofferenza di denaro”. La conseguenza diretta, sul futuro prossimo amaranto, è che, “il direttore Martino, che sul mercato continua a tacere, almeno fino al 15 gennaio avrà le mani legate”.
L’assist lo offre il calendario che, osservando la lunga sosta invernale, non vedrà scendere in campo la Reggina fino al 21 del mese. Ma le difficoltà restano. “Anche stavolta il DG ha consapevolezza delle difficoltà finanziarie e dunque difficoltà nel centrare gli obiettivi sportivi osservando l’attuale, precaria classifica. Non vorremmo essere nei panni del DG – spiega la Gazzetta – altro che acquisti e cessioni, il vero mercato della Reggina prenderà consistenza solo nella fase conclusiva”.
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