Obiettivi, bilanci e linee guida per il futuro. Chiuso con l’amaro ko di Messina il 2016, la Reggina lavora per preparare le prossime mosse, tra mercato, campo e società . Ai microfoni del collega Natalino Licordari, il Presidente Praticò ha fatto il punto della situazione in casa amaranto.
Di seguito, tutti i passaggi dell’intervista, pubblicata stamattina dalla Gazzetta del Sud.
NO AL PESSIMISMO-Non mi iscrivo al club dei pessimisti ad ogni costo. Ricordiamoci dove era finita la Reggina dopo il fallimento. Nell’estate del 2015 si trovava nel purgatorio della serie D. Il calcio reggino sembrava finito, mentre, invece, lo scorso agosto, grazie ai nostri sforzi acrobatici, è riuscito a ritrovare la Lega Pro. Siamo vivi e non intendiamo arrenderci.
DERBY E GIRONE DI RITORNO-Sarei stato contento se la partita fosse terminata 0-0, ma bisogna accettare il risultato del campo. Ovviamente mi aspettavo qualcosa di più da parte dei miei calciatori che nel secondo tempo si sono spenti. Salvezza senza passare dai playout? Io spero di si. Dobbiamo arrivare al sest’ultimo posto. Non sarà semplice anche perché la concorrenza è agguerrita. Noi ci giocheremo le nostre carte sino in fondo sperando, in questo girone di ritorno, di avere un pò di fortuna.Â
IL MERCATO-Cercheremo, compatibilmente con le nostre risorse, di rinforzare la squadra. Gabriele Martino sta lavorando in questa direzione. Ci saranno, inoltre, anche alcuni elementi che andranno via che ci aiuteranno, così, ad alleggerire il monte ingaggi. Non possiamo permetterci, lo ripeto, di fare il passo più lungo della gamba.
COSENTINO TORNA A REGGIO?Non mi risulta questo avvicinamento. L’amico Cosentino è il Presidente del Catanzaro. Conosco pino da diverso tempo, con lui mi sento spesso, ma non mi ha mai detto di essere interessato alla Reggina. Nessun imprenditore, ad oggi, ha contattato il sottoscritto. Noi comunque non chiudiamo le porte. Kosnic al Catanzaro? Credo proprio di no. Jevrem è un nostro tesserato e siamo felici che faccia parte della famiglia amaranto
L’AUMENTO DI CAPITALE-Sono convinto che gli altri soci onoreranno gli impegni, sottoscrivendo, l’aumento di capitale sociale che ci consentirà di concludere questo campionato. La nostra è una società seria che, pur non navigando nell’oro, è riuscita, fino a questo momento, a pagare gli stipendi della prima squadra sempre con due giornate d’anticipo. La partita con l’Akragas? Vale sei punti, e ho detto tutto…
Commenti