23 dicembre 2007, terzultima giornata di andata: la tripletta di Luca Vigiani, inframezzata dal gol di Vargas, consente alla Reggina di superare il Catania 3-1 e di rilanciarsi nella corsa-salvezza. Ad oggi, si tratta dell’ultima vittoria degli amaranto per quel che concerne una gara di fine anno.
Da quel giorno infatti, nell’ultimo match che ha mandato in soffitta l’anno solare, la compagine dello Stretto ha racimolato un bottino veramente magrissimo, portando a casa appena tre pareggi e ben sei sconfitte. Il tabù comincia il 21 dicembre del 2008, sempre in A, quando il rigore di Brienza riagguanta il Cagliari e consente a Pillon di debuttare sulla panchina amaranto con un pareggio per 1-1.
Amarissima la sconfitta del 19 dicembre 2009, in serie B: al via del Mare di Lecce, contro il Gallipoli, Bonazzoli illude l’undici di Iaconi, prima che Mancini e Scaglia, in 6 minuti, ribaltino tutto nella ripresa. Finisce 2-1. è l’addio definitivo ai sogni di gloria. Con le stesse modalità , arriva il ko per 2-1 sul campo dell’Ascoli, il 18 dicembre del 2010: Missiroli porta avanti la Reggina targata Atzori, ma nel secondo tempo Lupoli pareggia i conti su rigore e Giorgi, a soli 2′ dal termine, completa la rimonta a favore dei marchigiani.
Pareggio casalingo invece, il 17 dicembre del 2011, contro il Sassuolo: la sventola dai 30 metri di Emerson vale il vantaggio al quarto d’ora, il calcio di rigore di Sansone porta gli emiliani sull’1-1 al minuto 34. Il Granillo fischia ma Breda salva la panchina, anche se il tecnico veneto verrà esonerato alla prima del nuovo anno, dopo lo 0-0 sul campo del Vicenza.
Senza appello, la sconfitta interna del 30 dicembre 2012. Reduci dalle due vittorie consecutive contro Grosseto che Vicenza, i ragazzi di Dionigi chiudono nel peggiore dei modi il doppio turno casalingo, cedendo per 0-3 all’Empoli di Sarri. Tavano sblocca la gara dal dischetto, nella ripresa lo stesso Tavano e Maccarone completano la festa.
Disco rosso anche il 29 dicembre del 2013, a Terni. Lo stop del Libero Liberti, arriva nel finale: vantaggio rossoverde con Masi, pareggio reggino scaturito dall’autorete di Meccariello ed rete decisiva di Rispoli a 1′ dal termine. Il torneo del centenario continua ad assumere i contorni dell’incubo, la sconfitta costa il secondo esonero ad Atzori (anche il reggino Mimmo Toscano, nonostante la vittoria delle “fere”, manderà agli archivi il suo anno con un esonero).
Altro giro, altra corsa, altra sconfitta. Stavolta in Lega Pro. Il 21 dicembre del 2014, a Catanzaro, la Reggina di Alberti conosce il suo settimo stop di fila, secondo da quando in panchina siede l’ex Bari. Squadra e società subiscono l’ennesima, durissima contestazione, al Ceravolo decide Fofana, che trova l’1-0 nel secondo tempo con una pregevole girata.
La serie di sconfitte consecutive viene spezzata in serie D, il 20 dicembre 2015, ma anche in questo caso il risultato genera parecchia delusione. Lo 0-0 col Due Torri, figlio di una gara con pochissime emozioni, rallenta la marcia di avvicinamento degli amaranto di Cozza (ripartiti sotto la denominazione Reggio Calabria) alle primissime posizioni.
A completare la “maledizione dell’ultima dell’anno”, il deludente derby di Messina. Un secondo tempo davvero pessimo quello della truppa di Zeman, che in 8 minuti di black out totale regala il 2-0 ai giallorossi, i quali ringraziano e portano a casa i tre punti con Bruno e Milinkovic.
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